Arese -
Il processo che dovrà fare luce sui decessi di una ventina di operai dell’Alfa Romeo di Arese legati all'esposizione all'amianto negli Anni Ottanta e Novanta prenderà il via il prossimo 5 novembre davanti alla nona sezione del Tribunale penale di Milano.
Così, ha deciso ieri il gup milanese Simone Luerti, che ha chiuso l’udienza preliminare mandando a processo per omicidio colposo ben sei dei sette imputati eccellenti per i quali il pm Maurizio Ascione aveva sollecitato il rinvio a giudizio.
Per quanto sgravati da diversi capi di imputazione (perchè prosciolti o perchè è stata dichiarata l’intervenuta prescrizione), sono stati rinviati a giudizio sia l’ex amministratore delegato di Fiat (dal 1995 al 2002) sia l’ex presidente dell’Alfa Paolo Cantarella, Giorgio Garuzzo (ex presidente Fiat Auto).
Un destino processuale condiviso anche con altri due ex ad di Alfa Romeo all’epoca dei fatti, vale a dire Corrado Innocenti e Vincenzo Moro; e con Piero Fusaro (ex presidente di Lancia Industriale spa); e Giovanni Battista Razelli (ex ad di Alfa Lancia Industriale).
A quanto si è appreso al termine dell’udienza, l’attuale consigliere d’amministrazione di Finmeccanica Cantarella e l’ex collega Garuzzo saranno chiamati a rispondere delle morti di soli sedici operai (in altre parole, le accuse sarebbero cadute per cinque decessi).
L’unico a uscire dall’udienza preliminare con l’assoluzione è stato l’ex presidente di Alfa Lancia Luigi Francione: nel suo caso il giudice ha ritenuto il suo ruolo troppo limitato nel tempo per potergli ascrivere i fatti contestati.
Da qui la scelta di assolverlo per non aver commesso il fatto.
prealpina.it