PELLEGRINI PULIZIE: NON C‘E’ LIMITE AL
PEGGIO
OPERAIE CONTROLLATE A VISTA
E si “dimenticano” di pagare i sabati
lavorati
Non sono ancora
finiti i problemi degli operatori della Pellegrini che
gestiscono l’appalto delle pulizie all’interno di Agusta di C. Costa, dopo lo
scampato pericolo del taglio delle ore del 2013 e i numerosi provvedimenti
disciplinari che sono piovuti sulle teste degli operai e delle operaie per i
motivi più disparati e insignificanti, con sanzioni fino a due giorni di lavoro
di sospensione, adesso le operaie vengono controllate “a vista” dalle
responsabili che le seguono passo-passo controllando, minuto per minuto,
tutto quello che fanno e contestando qualsiasi cosa gli viene in mente, il più
delle volte senza motivo.
MA non è finita
qui, da oltre due mesi la direzione aziendale non retribuisce i sabati
lavorati dalle operaie e, a fronte delle proteste dei lavoratori/trici, la
Pellegrini si scusa dicendo che si sono “dimenticati” di pagare i sabati. Certo
che con gli stipendi da favola che prendono gli operai/ie, non ci sembra proprio
corretto non riconoscere puntualmente la retribuzione per i sabati lavorati,
eppure c’è qualcuno che crede alle favole e cerca di convincere tutti/e
che è stata solo una dimenticanza.
Infine c’è la
vicenda della rinegoziazione dell’appalto delle pulizie fatta direttamente da
Finmeccanica che, a parità di costo, impone una migliore qualità del
servizio con altre aree da pulire e rendendo strutturali alcuni servizi che
prima erano a chiamata. In sintesi, c’è stato un significativo aumento del
lavoro sia in termini qualitativi che quantitativi senza che vi sia stato un
adeguato aumento economico: con gli stessi operai si dovrà soddisfare le
nuove richieste di Finmeccanica. Quanti sabati si “dimenticheranno” ancora di
pagare???
Nel frattempo
abbiamo già inoltrato alla Pellegrini una formale richiesta per avere degli
spogliatoio “umani” e non degli sgabuzzini male odoranti, con dei sacchetti
di plastica al posto degli armadietti e con le operaie costrette a cambiarsi nei
vari reparti nascondendosi dietro gli armadi. Stiamo avviando le richieste
legali di risarcimento dei danni per le decine di provvedimenti disciplinari
ingiustamente inflitti ai lavoratori/trici, abbiamo già inviato all’ASL
alcuni esposti per il mancato rispetto della legge 81/2008 sulla prevenzione
infortuni ed è solo l’inizio.
Se non abbiamo
risposte da parte della direzione aziendale (come
avvenuto fino ad ora), ci vedremo costretti ad avviare le pratiche legali
e ad inoltrare sia all’ASL che alla direzione Agusta le formali richieste per il
rigoroso rispetto della legge, del contratto nazionale, per la prevenzione
infortuni ecc.. Noi ci aspettiamo che la Pellegrini prenda atto che, volente o
nolente, molti operai/ie si stanno iscrivendo al nostro sindacato e noi non
siamo abituati a fare passi indietro di fronte ai soprusi e al non rispetto
delle leggi e dei contratti.