In Svizzera saltano 120 posti di lavoro con la soppressione di uno stabilimento del colosso svedese degli elettrodomestici. "E' in rosso e il franco è troppo forte", sostiene il management. Ma il tabloid Blickaccusa: "Ritorsione dopo il referendum che ha bloccato 2,5 miliardi di spesa per 22 caccia" prodotti da un'azienda della stessa famiglia svedese.
LUGANO - Electrolux fa saltare 120 posti di lavoro, in Svizzera, proprio nel giorno in cui i suoi profitti aumentano del 42 per cento a livello globale. Eppure, ieri, il colosso svedese ha annunciato ai dipendenti elvetici del proprio stabilimento di Schwanden, nel Canton Glarona, che dalla fine del 2015 rimarranno a casa. Un colpo durissimo per l'occupazione locale, visto che la stampa svizzera, in particolare il tabloid Blick di Zurigo, ha fatto notare che "in molti casi a Schwanden lavorano marito e moglie". Intere famiglie, insomma, perderanno un reddito sicuro.
repubblica.it