- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 20 novembre 2014

Inquinamento da ozono, Italia maglia nera d’Europa: 3400 morti ogni anno

Italia: terra di mare, boschi e colline. E aria inquinata. È il nostro il Paese in Europa con il più alto numero di morti premature per inquinamento da ozono, con circa 3.400 vittime all’anno. Il secondo poi per le polveri sottili, con oltre 64mila morti, preceduta solo dalla Germania, terra di industria pesante, miniere di carbone, acciaierie e industrie chimiche. A dirlo è l’ultimo rapporto Air Quality 2014 dell’Agenzia europea dell’ambiente, che ha raccolto i dati provenienti dalle stazioni di monitoraggio nei 33 paesi europei dal 2003 al 2012, dando una panoramica della qualità dell’aria e delle conseguenze sulla salute dell’uomo.
Di buone notizie non ce ne sono. Nonostante infatti la riduzione delle emissioni e delle concentrazioni di alcuni inquinanti nell’aria negli ultimi decenni, il rapporto dimostra che l’inquinamento atmosferico è ancora il principale nemico dell’ambiente, collegato a filo diretto con la salute umana. Si parla di milioni di persone con problemi respiratori o cardiaci, costretti ad alternarsi tra il medico di base e il farmacista. E di 400mila morti premature in Europa (dato 2011) per malattie al cuore, ai polmoni o ictus. Questo perché, secondo la relazione, quasi tutti gli abitanti delle città (circa il 95%) vive sotto un cielo inquinato, anche, chiaramente, i bambini. Le percentuali di sostanze inquinanti superano, infatti, nella maggior parte delle 400 città analizzate, ilivelli ritenuti non sicuri dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Stiamo parlando di polveri sottili, monossido di carbonio, ossidi di azoto, ozono, metalli tossici, benzene e molto altro. Immessi nell’aria da industrie, auto, rifiuti, agricoltura intensiva. Sono sostanze estremamente pericolose per l’organismo umano ma tutte presenti nell’aria a quantità, in alcune Paesi e città, eccessive.
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