L'intervento di Gian Luigi Bettoli, presidente di Legacoopsociali Friuli Venezia Giulia, sui fatti dell’inchiesta Mondo di mezzo: “Ormai ci considerano omologati al sistema economico dominante”. “Un tempo aderire a Legacoop bastava per avere un 'bollino di qualità'..."
05 dicembre 2014
ROMA – Una vera “epidemia di malacooperazione” che sfocia in una “crisi crescente del mondo cooperativo, che vede il mondo Legacoop purtroppo in prima fila”. È questo per Gian Luigi Bettoli, presidente di Legacoopsociali Friuli Venezia Giulia, l’iceberg nascosto sotto il pelo dell’acqua scoperto dall’inchiesta "Mondo di mezzo" che in questi giorni a Roma sta facendo tramare il Campidoglio per via di quella che i pm hanno definito una “mafia capitale”. Una vicenda giudiziaria che vede coinvolto anche il mondo delle cooperative impegnate nell’accoglienza di minori, stranieri e rom, ma che per Bettoli non è altro che un “ulteriore episodio ad un momento tra i più critici nella storia della cooperazione”.