Famiglie, senza dimora, immigrati ma anche "nuovi poveri" come commercialisti, avvocati, padri separati che vivono in macchina. La crisi acuisce la povertà ma fa crescere anche la solidarietà: associazioni pronte ad accogliere. Tra i volontari giovani e migranti
22 dicembre 2014
ROMA - Famiglie, senza dimora, immigrati ma anche "nuovi poveri" come commercialisti, avvocati, padri separati che vivono in macchina. La crisi acuisce la povertà ma fa crescere anche la solidarietà: da Catania a Bologna le associazioni sono pronte ad accogliere chi vive in strada, chi si trova in una momentanea difficoltà economica e chi è solo. Nella consapevolezza di quanto sia difficile il momento da un punto di vista economico e nella speranza che iniziative di solidarietà come queste possano servire anche a far capire che la povertà dura tutto l'anno.