- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 25 febbraio 2015

Assegno per il nucleo familiare e assegno di maternità concessi dai Comuni. Nuove soglie ISEE.

1)  Nuove soglie ISEE


A seguito della riforma dell’ISEE, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 
5 dicembre 2013, n. 159, con la circolare n. 171 del 2014 sono state comunicate le 
nuove soglie, che si riferiscono all’ISEE e non più all’ISE, e le modalità di calcolo da applicare, 
a far data dal 1 gennaio 2015, all’assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori 
(art. 65 della legge n. 448 del 1998) e all’assegno di maternità (art. 74 del decreto legislativo
 n. 151 del 2001) concessi dai Comuni.

Più precisamente, il citato D.P.C.M. n. 159/2013, in relazione alle nuove modalità di calcolo
 dell’indicatore, fissa con riferimento al 2013 le soglie per l’assegno per il nucleo con almeno 
tre figli minorenni e per l’assegno di maternità, determinandole rispettivamente al livello ISEE 
inferiore a 8.446 euro e a 16.737 euro.

Entrambe queste nuove soglie devono essere rivalutate sulla base della variazione nel 2013
 dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Comunicato pubblicato nella G.U.  n. 24 del 30 
gennaio 2015 ha reso noto le nuove soglie dell’ISEE, da applicarsi per l’anno 2014, 
rivalutate sulla base dell’incremento dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di 
operai e impiegati, calcolato con le esclusioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 81, 
che è risultato pari all’1.1%.