Il documento che viene riportato in calce è già condiviso e pronto ad essere applicato con le cooperative presenti in TNT e BRT, mentre per la GLS e’ già stato sottoscritto un testo migliorativo rispetto alle prime due aziende e che riportiamo qui sotto. Per quanto riguarda SDA e DHL non è ancora stata sciolta la loro riserva, ma a giorni con i dovuti nostri interventi sul campo vedremo come convincerli a tale passo. E’ evidente che tale documento assume, alla luce di quanto concordato, un valore di importanza politica enorme, soprattutto in una fase politica dove padronato e governo sono complessivamente all’attacco nei confronti dei lavoratori a scala nazionale.
In primo luogo, si tratta di un evento politico del tutto nuovo nello scenario del “sindacalismo di base”, in quanto non era mai successo che le grandi aziende, alcune delle quali anche multinazionali, fossero costrette dalla pressione delle lotte a sedersi attorno ad un tavolo con organizzazioni sindacali di base per condividere un accordo che definisce le linee guida attorno alle quali i vari fornitori che sono in appalto a livello nazionale devono adeguarsi. Fino ad ora esistevano accordi di natura nazionale sottoscritti solo con CGIL CISL e UIL e, come nel caso degli accordi firmati lo scorso anno con Fedit e TNT da parte di CGIL CISL e UIL, l’accordo da noi sottoscritto mette “fuori corso” il maldestro tentativo da parte dei padroni e confederali di porre rimedio alle nostre iniziative cercando un recupero in estremis a favore dei sindacati concertativi, in cambio di un presunto superamento della figura del socio lavoratore che peggiorava, pero’, le condizioni retributive dei lavoratori.