Il
“nuovo” piano industriale di Finmeccanica:
“We
will do more with less resources”
CARO
MORETTI, RISPARMIARE,
TAGLIANDO
E VENDENDO, IN
BON TUCC….
ma
dov’è la strategia per il futuro???
Moretti,
senza freni, va avanti per la sua strada, presenta il suo piano industriale ai
sindacati, felici anche solo per la convocazione.
“We will do more with
less resources” = “Faremo di più con
meno risorse”
Questa
è la sintesi della strategia “piuttosto originale” presentata qualche giorno fa
dall’ Amministratore Delegato di Finmeccanica, Moretti.
Ma
una “holding” a partecipazione statale, com’è Finmeccanica, in un periodo di
crisi più nero della pece, deve necessariamente impostare la sua strategia sul
profitto a tutti i costi? O non è forse più sensato ridurre gli sprechi e
aumentare l’occupazione?
Le
prime decisioni:
Noi
pensiamo che, dopo decenni di pratica consolidata, intervenire “a gamba tesa”
sugli appalti e sulle aziende esterne, senza valutare attentamente le ricadute
tecniche, occupazionali e i carichi di lavoro delle stesse aziende del gruppo,
sia poco professionale.
Dare
oggi un improvviso contrordine ad aziende come AgustaW. e AleniaAermacchi dove
per anni si è pesantemente esternalizzato, esportando anche pezzi di produzione
o di engineering con elevato contenuto tecnologico, può solo portare serie
conseguenze: saranno infatti onerosamente negative le ricadute sia sul lavoro di
tutti i giorni sia per quel che riguarda il rispetto delle consegne.
C’è
poi da considerare il fatto che anni di dismissioni di importanti settori
produttivi hanno anche impoverito le capacità professionali e, la mancanza di
lavoratori adeguatamente formati, non potrà che segnare sfavorevolmente il
nostro prossimo futuro industriale.
Altri
aspetti problematici:
In
alcuni casi, molte richieste di acquisto di macchinari importanti o di materiali
tecnologici, delle aziende del gruppo, vengono “stoppate” per essere
“controllate” da Finmeccanica generando immotivati ritardi nelle attività
produttive e di progettazione;
inoltre
pare che tutti gli appalti debbano essere “visionati” centralmente dalla
direzione Finmeccanica e questo crea ulteriore incertezze e indecisione
in molte attività da anni esternalizzate, come le pulizie, la logistica, ecc..
finendo per ricadere inevitabilmente, ancora una volta, sui lavoratori,
che diventano “vittime” di decisioni strampalate come il taglio delle ore e
strani provvedimenti disciplinari usati solo per tentare di ridurre il
personale;
infine,
molte aziende esterne, senza altri appalti su cui spostare le proprie maestranze
e che si vedono escluse dalle nuove condizioni d’appalto richieste da
Finmeccanica, saranno costrette a lasciare a casa i loro dipendenti.
Ma si
sarà accorto il Sig. Moretti che un aereo è diverso da un elicottero ed entrambi
sono diversi da un treno? Oppure pensa di applicare anche qui la
discutibile “strategia vincente” che ha attuato nelle FS dimezzando il
personale?
6
febbraio 2015