Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di un giovane filippino, che si era visto negare la cittadinanza dal Comune, perché i suoi genitori per due anni erano stati senza permesso di soggiorno. Secondo i giudici le "colpe" dei genitori non possono ricadere sui figli
03 febbraio 2015
MILANO - Il figlio di immigrati senza permesso di soggiorno, ma nato in Italia, può diventare cittadino italiano. Lo ha stabilito il Tribunale di Milano che ha accolto il ricorso di un giovane filippino, H.G., nato nel 1994 all'ospedale Buzzi e che ha frequentato sempre e solo le scuole in Italia, dalla materna fino al diploma di liceo scientifico. La sua "colpa" era, secondo il Comune di Milano, di avere due genitori che, quando è nato, erano senza permesso di soggiorno, anche se poi lo hanno ottenuto nel 1996. E solo nel 1996 avevano pertanto iscritto il figlio all'anagrafe. Per questo motivo il Comune negava a H.G. la cittadinanza italiana. La legge n. 91 del 5 febbraio 1992 (art. 4 2° comma) riconosce infatti il diritto ai ragazzi nati in Italia da genitori stranieri di diventare cittadini italiani appena diventati maggiorenni, presentando una semplice dichiarazione di volontà all'Ufficio di stato civile del proprio comune di residenza. Tra l'altro, H.G. aveva anche ricevuto una lettera dal Comune di Milano in cui veniva invitato a presentare la domanda, salvo poi respingergliela.