(AGI) - Taranto, 10 feb.- Stamattina a Taranto i trasportatori e le imprese associate a Confindustria Taranto scendono in strada per una nuova manifestazione di protesta, ma annunciano gia' la linea dura qualora in questi giorni, dall'Ilva e dai commissari dell'amministrazione straordinaria, non arriveranno risposte e garanzie sui crediti pregressi, cioe' quelli maturati per lavori all'Ilva prima che l'azienda entrasse - 21 gennaio scorso - in amministrazione straordinaria. Sono numeri rilevanti per Taranto: 150 milioni circa per le imprese, altri 15 per il trasporto. Situazioni analoghe anche a Novi Ligure, Genova e Marghera dove l'Ilva ha altri impianti. Un corteo di Tir si muovera' intorno alle 9.30 di oggi dal piazzale della portineria C dell'Ilva e andra', con una marcia lenta, verso le statali per Bari e Reggio Calabria, alle porte di Taranto, quindi fara' ritorno verso la citta' attraversando parte della zona antica e arrivando in piazza Castello per un presidio sotto il Municipio.
Il presidio si concludera' con una conferenza stampa, intorno a mezzogiorno, del presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, e dei rappresentanti dei trasportatori. Venerdi', invece, qualora la situazione non si sbloccasse, potrebbe esserci una protesta a Roma in concomitanza col vertice in programma sull'Ilva.
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