BUSTO ARSIZIO-Il presidente del consiglio Diego Cornacchia solleva un polverone accusando i dipendenti del Comune di scarsa produttività e di passare troppo tempo alla macchine del caffè. La reazione dei sindacati: "Arrogante e offensivo".
E' guerra aperta tra i rappresentanti sindacali del Comune e il presidente del Consiglio Comunale Diego Cornacchia dopo l'intervista rilasciata al quotidiano La Prealpina e pubblicata oggi. Cornacchia attacca i dipendenti comunali prendendo spunto dalla richiesta di posizionare tende o vetri oscurati nell'area ristoro dove i lavoratori di Palazzo Gilardoni fanno la pausa caffè. Il presidente ha tuonato: «Ma cosa vogliono? Pensano di ottenere un privè dove stare a chiacchierare e gozzovigliare? L'altro giorno ho contato 12 persone alle macchinette. Intanto la città va a rotoli». Parole di fuoco che hanno fatto saltare sulla sedia i rappresentanti sindacali che questa mattina, mercoledì, hanno convocato la stampa per annunciare la loro reazione: «La pausa caffè è un diritto dei lavoratori - spiegano - il comportamento del presidente Cornacchia è arrogante e offensivo nei confronti dei dipendenti che non devono certo rispondere a lui ma ai propri dirigenti. Se conosce dei fannulloni a Palazzo Gilardoni abbia il coraggio di fare nomi e cognomi». L'idea di oscurare i vetri dell'angolo caffè avevano, come motivazione, proprio il continuo sentirsi additati dai politici del palazzo ogni volta che qualcuno di loro transitava davanti alle macchinette.
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