Il
40 % dei giovani è senza lavoro e il 50% dell’impiego è precario, le cooperative
schiavizzano i lavoratori tradendo lo scopo sociale per il quale sono nate,
molti lavoratori non riusciranno ad arrivare alla pensione e chi ci arriverà
farà fatica a sopravvivere, la sanità sta diventando un privilegio per i ricchi,
i sindacati confederali hanno sempre maggiori interessi nella pensione e nella
sanità integrativa, la casa è solo un miraggio non solo per i disoccupati ma
anche per molti lavoratori, l’immigrazione è fonte di ricchezza per gli
sfruttatori, il problema degli esodati fatica a trovare soluzione, i
trasporti pubblici puntano sulla popolazione benestante e lasciano a piedi
i pendolari, gli sprechi e le ruberie nel pubblico impiego si trasformano in
licenziamenti collettivi, le guerre sono inventate ad hoc per fare cassa, gli
infortuni sul lavoro non vengono più denunciati mentre i morti sul lavoro sono
all’ordine del giorno…. Nonostante
20 anni di lotte dei sindacati di Base e alternativi, e nonostante piccole e
grandi vittorie, la situazione non migliora, lavoro, casa, sanità, pensione,
trasporti, stanno diventando una pia illusione per i più
deboli.
“Facciamo
il punto della situazione dopo OLTRE 20 anni di lotte ininterrotte dei sindacati
di Base e alternativi.”
SABATO
21 FEBBRAIO 2015 ORE 10.00
TERZA
RIUNIONE
MILANO
ST.NE CENTRALE FS
BIN.
21 - SCALA “E” - 4° PIANO
per
tutte le organizzazioni sindacali e i comitati organizzati di lavoratori e di
cittadini
sono
invitati :
Le
Lotte dei Pensionati, Ancora in Marcia, Il sindacato è un'altra cosa, CUB, COBAS
e COBAS PRIVATO, SLAI-COBAS, USB, ADL, SI-COBAS, AL-COBAS, SIAL-COBAS, CAT, USI,
ORSA, Rete DIFESA SALUTE, Rete Per La PACE, Medicina Democratica, Coordinamento
Milanese di Solidarietà, Comitato Milanese per la Sanità, ORMA Brescia, SDB
Pavia, Comitato Esodati, NO F35/ NO M346 a Israele, SISA, NO Elcon, No
Austerity, Salario Minimo Garantito, ACU, tutti i sindacati di Base e
alternativi, i coordinamenti e comitati di lotta, tutti i delegati e gli
attivisti ecc
“………… La RETE
potrebbe essere semplicemente un impegno di tutti a trovarci e discutere sulle
lotte e su come affrontarle insieme senza vicoli e senza gerarchie, mettendo a
disposizione in modo solidale tutto l’aiuto possibile e di qualsiasi genere:
economico e di partecipazione. La logica è semplice, dove esiste una lotta.
indipendentemente dalla organizzazione di base che la gestisce direttamente,
quella è una lotta di tutti e tutte, perché una vittoria di quella lotta è la
vittoria di tutti e tutte. E poi anche perché speriamo che la pratica reale
unitaria costringa tutti e tutte a capirsi e ci faccia scoprire che le nostre
differenze, che ci sono, sono cose infinitesimali di fronte al grande problema
che abbiamo davanti: difendere i lavoratori e le lavoratrici da una sconfitta di
portata storica……….”