Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Roma, 20/03/2015
Circolare n. 63
In particolare, il predetto decreto direttoriale ha disposto che: “A decorrere dal 1° gennaio
2016, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici di cui all'art. 12, commi
12-bis e 12-quater, fermo restando quanto previsto dall'ultimo periodo del predetto
comma 12-quater, del decreto-legge 30 luglio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni,
dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni, sono ulteriormente
incrementati di 4 mesi e i valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva
di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n.243, e successive modificazioni,
sono ulteriormente incrementati di 0,3 unità”.
Ciò posto, fermo restando l’adeguamento alla speranza di vita già applicato dal 1° gennaio
2013 (vedi circolari nn. 35, 36 e 37 del 2012 e punto 3.2 del messaggio n. 20600 del
13.12.2012) in virtù del decreto ministeriale del 6 dicembre 2011 (incremento di 3 mesi
e di 0,3 unità dei valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva), in
attuazione di quanto disposto dal decreto ministeriale del 16 dicembre 2014, a decorrere
dal 1° gennaio 2016, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici ivi richiamati
sono ulteriormente incrementati di 4 mesi e, i valori di somma di età anagrafica e di
anzianità contributiva di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004,
n. 243, e successive modificazioni - per coloro che perfezionano il diritto alla pensione
di anzianità con il sistema delle c.d. “quote”- sono ulteriormente incrementati di 0,3 unità.
2. Requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici adeguati agli incrementi alla
speranza di vita
Si riportano di seguito, in sintesi, i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia, alla pensione
anticipata e alla pensione di anzianità con il sistema delle c.d. quote, adeguati agli incrementi
alla speranza di vita previsti dal decreto ministeriale del 16 dicembre 2014. Resta
salva l’applicazione dell’adeguamento in parola anche in tutti gli altri casi previsti dalla legge.