E mentre “gli onesti cittadini della Val di Susa si vedono precluso l'accesso al proprio stesso territorio (il cantiere di Chiomonte è forse il più blindato d'Italia)”, “il titolare della società Toro S.r.l., che sarebbe legata alla ‘ndrangheta secondo il PM e oggetto di sequestro da parte del Tribunale di Torino, avrebbe lavorato proprio in quel cantiere in presenza delle Forze dell'ordine, come appare risultare da eloquenti intercettazioni”.
Appare preoccupante -ma forse Renzi e Hollande non sono stati informati- che la stessa Lyon Turin Ferroviaire (una società pubblica binazionale) avrebbe "autorizzato alla società legata alla ‘ndrangheta il subappalto dei lavori per l'asfaltatura delle strade nel cantiere di Chiomonte. La capacità di infiltrazione della ‘ndrangheta nel Consorzio Valsusa (nato per ripartire le titolarità dei lavori TAV Torino Lione) è stata accertata dal GIP di Torino, che ha pure registrato abituali estorsioni, minacce a imprenditori locali e traffico illecito di rifiuti speciali in luoghi non autorizzati a carico degli stessi soggetti destinatari della misura cautelare e operanti in Val di Susa”.
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