Faranno di tutto: dai facchini al servizio di accoglienza alla fiera. Saranno pagati a mercede e lavoreranno per tutti i sei mesi dell'esposizione. Il risultato grazie ad un accordo firmato dal Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria con Expo spa
02 marzo 2015
MILANO - All'Expo lavoreranno cento detenuti delle carceri milanesi. È il risultato ottenuto dal Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria (Prap) di Milano grazie ad un accordo con la società Expo spa. Lo annuncia il provveditore Aldo Fabozzi durante l'incontro "Il carcere e la città", nell'ambito del Forum delle Politiche sociali.
La convenzione tra Prap ed Expo si articola in tre moduli. Il primo prevede appunto che l'amministrazione assuma 100 detenuti che svolgeranno diverse mansioni nei sei mesi dell'esposizione universale, dal facchinaggio all'accoglienza dei visitatori. "Saranno pagati a mercede, con uno stipendio inferiore di un terzo rispetto ai contratti collettivi nazionali, come previsto dalla legge 354 del 1975", spiega Luigi Palmiero, responsabile del settore lavoro in carcere all'interno del Prap.