E' arrivato il testo del governo con le istruzioni tecniche per l'anticipo del Trattamento di fine rapporto insieme allo stipendio. In dirittura d'arrivo la convenzione con l'Abi. Ma per i professionisti ormai mancano i tempi necessari alle modifiche.
MILANO - E' ormai una certezza: la possibilità di avere l'anticipo del Tfr (il Trattamento di fine rapporto) in busta paga dovrà aspettare un mese. Colpa della lentezza burocratica e di un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, arrivato solo oggi in Gazzetta Ufficiale. Secondo i Consulenti del lavoro, per i lavoratori italiani non sarà possibile dal mese di marzo scegliere di liquidare il Tfr insieme allo stipendio.
Mancano comunque i tempi necessari per essere operativi a marzo, nonostante il periodo oggetto di liquidazione è quello che va proprio da marzo 2015 a giugno 2018. L'Osservatorio della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro sintetizza: "Tutto rinviato al mese di aprile". Sullo sfondo, per altro, resta la scarsa attrattiva della norma, visto che il trattamento fiscale è peggiorativo rispetto alle agevolazioni garantite al Tfr.
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