- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

lunedì 2 marzo 2015

Xerox: No al licenziamento per gmo, No ai trasferimenti da Napoli a Milano

Ai lavoratori e lavoratrici
Xerox: No al licenziamento per gmo, No ai trasferimenti da Napoli a Milano
Proponiamo assemblea retribuita a seguito dell’incontro del coordinamento del 25 c.m..
Un licenziato per gmo (giustificato motivo oggettivo), due trasferiti da Napoli a Milano e uno reintegrato al lavoro: questa è la scelta della direzione per gli ultimi 4 rimasti in cassa integrazione straordinaria dal marzo 2014.
Giancarlo è in Xerox dal 1983, nel 1986 diventa venditore diretto. Da allora ha venduto ai grandi clienti, scandagliato e messo su la rete concessionari. Le disgrazie cominciano nel 2011: non gli danno carico di lavoro e poi lo sbattono in CIGS dall’aprile a luglio 2012; in seguito la pensata di trasferirlo a Milano (tira e molla, problemi di salute) e la causa legale. Xerox in appello perde e il giudice del lavoro di Roma annulla il trasferimento. Ottobre 2013 febbraio 2014 pochi clienti .. e di nuovo in cigs fino al 18 marzo 2015 il capo gli chiede la pw per preparare la riattivazione del pc e la lettera di licenziamento era già partita con data 12 febbraio. Come sindacato SIAL-Cobas avevamo sollecitato il capo personale lunedì 15 febbraio affinché ci fosse un rientro al lavoro senza problemi per nessuno alla fine della cigs (il 18 marzo): risposta sibillina .. magari non per tutti. Ecco la risposta: nei fatti con un licenziamento e due trasferimenti colpisce duramente sia i diretti interessati a cui sconvolge la vita e tutti i colleghi a cui arriva un segnale ancora una volta negativo e pesante.. la società va bene .. così raccontano nelle riunioni … e però si permette di fare un licenziamento per giustificato motivo oggettivo .. Come se una multinazionale con 581 dipendenti possa subire problemi economici per un posto di lavoro .. professionale (8° livello quadro) e storicamente capace. Oggi gli si dice che non serve; ma nel periodo trascorso hanno inserito altri a fare il lavoro??
La discriminazione nei suoi confronti andrà capita meglio e approfondita ma è chiaro che la mancanza di lavoro per lui nel 2011 era l’anticipo della cigs e visto che non se ne è andato con i licenziamenti incentivati è stato discriminato e trasferito a Milano … La direzione ha perso la causa perché il trasferimento non era legittimo e  allora appena possibile di nuovo cigs. E ora un minuto dopo la fine della Cigs il licenziamento.
La causale della cigs per crisi aziendale “per evento improvviso e imprevisto” prevede il rientro al lavoro al termine della cigs. La scelta della direzione … è evidente un altro gesto discriminatorio. E un affronto alle leggi e alle istituzioni. IL sindacato SIAL-Cobas propone di adottare tutte le iniziative di pressione, protesta e scioperi e di aprire una vertenza sindacale con l’obiettivo di far rientrare al lavoro Giancarlo e far ritirare il licenziamento e annullare il trasferimento dei due lavoratori di Napoli a Milano. La Fiom di Napoli ha emesso un comunicato che chiede di “ritirare il licenziamento e i trasferimenti effettuati”. La direzione Xerox come molte altre società approfittano della legge Fornero che ha svuotato l’art. 18 e reso più complicata l’annullamento del licenziamento e la reintegra sul posto di lavoro. La sanzione massima potrebbe essere economica. Ma le aziende se ne fregano e sono disposte a pagare il prezzo.
Con l’approvazione del Jobs Act tutto si complica ulteriormente per i neo assunti per i licenziamenti individuali economici, disciplinari e sui licenziamenti collettivi che non dovranno più sottostare a criteri di legge. Per queste e molte altre ragioni è necessario dare una prima risposta di lotta e sarebbe necessario discutere e preparare cosa fare a livello aziendale per evitare la applicazione del nuovo art. 18 Fornero-Renzi oltreché una battaglia generale per i diritti. La direzione ci costringe a pensare, fare i conti e trovare risposte all’altezza dei tempi per difendere Giancarlo e per difendere tutti. Il singolo lavoratore non  va lasciato solo con la via legale che ormai rischia di essere un arma spuntata salvo che si riesca a dimostrare la discriminazione. La direzione con i trasferimenti punitivi manda un altro segnale negativo a cui si deve reagire per evitare che questo strumento torni in vigore per impaurire e far piegare la testa a molti.
Quando si dice che siamo tornati agli anni ’50. La Rank Xerox arriva in Italia e per cercare di fermare la sindacalizzazione  attua un trasferimento punitivo: un tecnico (Fiom-Cgil ) di Milano viene spedito su una nave a Genova. Se il buon giorno si vede dal mattino nel giorno della approvazione del Jobs act .. non ci siamo .. è diffusa l’idea che ci preparano tempi cupi… Per questo è necessario dare risposta a queste decisioni punitive e discriminanti e non accettare passivamente.
Il licenziamento, il trasferimento colpisce anche te, digli di smettere …
lì, 23 febbraio 2015                                                                                                                             RSU SIAL-Cobas