Ai lavoratori e lavoratrici
Xerox: No al licenziamento per
gmo, No ai trasferimenti da Napoli a Milano
Proponiamo assemblea retribuita a
seguito dell’incontro del coordinamento del 25 c.m..
Un licenziato
per gmo (giustificato motivo oggettivo), due trasferiti da Napoli a Milano e uno
reintegrato al lavoro: questa è la scelta della direzione per gli ultimi 4
rimasti in cassa integrazione straordinaria dal marzo 2014.
Giancarlo è in
Xerox dal 1983, nel 1986 diventa venditore diretto. Da allora ha venduto ai
grandi clienti, scandagliato e messo su la rete concessionari. Le disgrazie
cominciano nel 2011: non gli danno carico di lavoro e poi lo sbattono in CIGS
dall’aprile a luglio 2012; in seguito la pensata di trasferirlo a Milano (tira e
molla, problemi di salute) e la causa legale. Xerox in appello perde e il
giudice del lavoro di Roma annulla il trasferimento. Ottobre 2013 febbraio 2014
pochi clienti .. e di nuovo in cigs fino al 18 marzo 2015 il capo gli chiede la
pw per preparare la riattivazione del pc e la lettera di licenziamento era già
partita con data 12 febbraio. Come sindacato SIAL-Cobas avevamo sollecitato il
capo personale lunedì 15 febbraio affinché ci fosse un rientro al lavoro senza
problemi per nessuno alla fine della cigs (il 18 marzo): risposta sibillina ..
magari non per tutti. Ecco la risposta: nei fatti con un licenziamento e due
trasferimenti colpisce duramente sia i diretti interessati a cui sconvolge la
vita e tutti i colleghi a cui arriva un segnale ancora una volta negativo e
pesante.. la società va bene .. così raccontano nelle riunioni … e però si
permette di fare un licenziamento per giustificato motivo oggettivo .. Come se
una multinazionale con 581 dipendenti possa subire problemi economici per un
posto di lavoro .. professionale (8° livello quadro) e storicamente capace. Oggi
gli si dice che non serve; ma nel periodo trascorso hanno inserito altri a fare
il lavoro??
La discriminazione
nei suoi confronti andrà capita meglio e approfondita ma è chiaro che la
mancanza di lavoro per lui nel 2011 era l’anticipo della cigs e visto che non se
ne è andato con i licenziamenti incentivati è stato discriminato e trasferito a
Milano … La direzione ha perso la causa perché il trasferimento non era
legittimo e allora appena possibile di nuovo cigs. E ora un minuto dopo la fine
della Cigs il licenziamento.
La causale della
cigs per crisi aziendale “per evento improvviso e imprevisto” prevede il rientro
al lavoro al termine della cigs. La scelta della direzione … è evidente un altro
gesto discriminatorio. E un affronto alle leggi e alle istituzioni. IL sindacato
SIAL-Cobas propone di adottare tutte le iniziative di pressione, protesta e
scioperi e di aprire una vertenza sindacale con l’obiettivo di far rientrare al
lavoro Giancarlo e far ritirare il licenziamento e annullare il trasferimento
dei due lavoratori di Napoli a Milano. La Fiom di Napoli ha emesso un comunicato
che chiede di “ritirare il licenziamento e i trasferimenti effettuati”.
La direzione Xerox come molte altre società approfittano della legge Fornero che
ha svuotato l’art. 18 e reso più complicata l’annullamento del licenziamento e
la reintegra sul posto di lavoro. La sanzione massima potrebbe essere economica.
Ma le aziende se ne fregano e sono disposte a pagare il prezzo.
Con l’approvazione
del Jobs Act tutto si complica ulteriormente per i neo assunti per i
licenziamenti individuali economici, disciplinari e sui licenziamenti collettivi
che non dovranno più sottostare a criteri di legge. Per queste e molte altre
ragioni è necessario dare una prima risposta di lotta e sarebbe necessario
discutere e preparare cosa fare a livello aziendale per evitare la applicazione
del nuovo art. 18 Fornero-Renzi oltreché una battaglia generale per i diritti.
La direzione ci costringe a pensare, fare i conti e trovare risposte all’altezza
dei tempi per difendere Giancarlo e per difendere tutti. Il singolo lavoratore
non va lasciato solo con la via legale che ormai rischia di essere un arma
spuntata salvo che si riesca a dimostrare la discriminazione. La direzione con i
trasferimenti punitivi manda un altro segnale negativo a cui si deve reagire per
evitare che questo strumento torni in vigore per impaurire e far piegare la
testa a molti.
Quando si dice che
siamo tornati agli anni ’50. La Rank Xerox arriva in Italia e per cercare di
fermare la sindacalizzazione attua un trasferimento punitivo: un tecnico
(Fiom-Cgil ) di Milano viene spedito su una nave a Genova. Se il buon giorno si
vede dal mattino nel giorno della approvazione del Jobs act .. non ci siamo .. è
diffusa l’idea che ci preparano tempi cupi… Per questo è necessario dare
risposta a queste decisioni punitive e discriminanti e non accettare
passivamente.
Il licenziamento, il trasferimento
colpisce anche te, digli di smettere …
lì, 23 febbraio
2015
RSU SIAL-Cobas