L’ultima storia molto preoccupante arriva da Milano o, per essere precisi, parte da Milano e arriva al Mezzogiorno. Sì, perché, in breve, un’azienda ha deciso allegramente di licenziare 186 persone nel capoluogo lombardo e di assumerne molte altre in altre sedi del sud Italia, approfittando, da una parte delle agevolazioni contenute nella legge di stabilità e, dall’altra, dei minori vincoli contrattuali del Jobs Act.
Insomma, un effetto combinato che rischia di generare decine e decine di casi simili a questo, che porta il nome di Call&Call Milano Srl, call center impegnato a svolgere la customer care per società finanziarie e bancarie.
Come racconta Repubblica, infatti, dallo scorso luglio il personale assunto nella sede milanese di Cinisello Balsamo era stato soggetto a contratti di solidarietà, al fine di evitare il licenziamento di 41 persone. Ma ancora non bastava, perché la società, agendo nel pieno della legittimità in virtù degli ultimi atti di legge, ha spostato la forza lavoro su altri stabilimenti, sfruttando le novità del Jobs Act e dei contributi agevolati e rifacendosi alla legge 223 sui contratti collettivi.
Naturalmente, per i nuovi assunti è stato privilegiato il nuovo contratto a tutele crescenti, mentre per i vecchi lavoratori non resta che adeguarsi alle ben poco consolanti novità.