Aumentano i ragazzi tra i 23 e 30 anni che si rivolgono al centro C.a.m di Firenze. La responsabile Pauncz: “E’ un cambiamento culturale importante”. Al via Relive, la prima associazione nazionale dei centri per uomini autori di violenza
28 aprile 2015
ROMA – “Solo qualche spintone – pensava- niente di più”. Ma quando Mario (nome di fantasia) alla fine di una lite ha dovuto accompagnare la sua fidanzata al pronto soccorso, si è reso conto dagli sguardi degli infermieri, che il suo non era proprio un “comportamento normale”. E così ha deciso di farsi aiutare. La sua è una storia comune a quella di tanti altri uomini maltrattanti, che usano violenza sulle proprie compagne, molto spesso anche senza accorgersene. Un comportamento che riguarda sempre di più anche ragazzi molto giovani. A sottolinearlo è Alessandra Pauncz, psicologa e psicoterapeuta, fondatrice del primo centro per uomini violenti, il C.a.m di Firenze. Un’esperienza che dal 2009 ha fatto da apripista a molti altri progetti sul territorio nazionale, che oggi hanno deciso di mettersi insieme dando vita a Relive, la prima associazione nazionale italiana che riunisce nove centri che attuano programmi per uomini autori di violenza di genere.