Sono state ridotte le condanne per tutti i sei imputati del processo per il rogo della Thyssenkrupp che nel dicembre 2007 costò la vita a sette operai. Lo ha deciso la Corte d'assise d'appello di Torino, cui la Cassazione, dichiarando colpevoli gli imputati, aveva rimandato il fascicolo per rideterminare le condanne. Per l'amministratore delegato della multinazionale tedesca, Harald Espenhahn, la pena scende da dieci anni a nove anni e otto mesi. I famigliari delle sette vittime hanno protestato in aula, contestando la decisione: "È una vergogna questa sentenza, non capiamo perché se sono responsabili siano ancora liberi, mentre i nostri figli sono al cimitero". Anche Antonio Boccuzzi, deputato del Pd, unico sopravvissuto al rogo, si è detto rammaricato per come "non sia stato riconosciuto il dolo dei responsabili della morte dei miei colleghi". "Con quella di oggi - ha aggiunto - ci sono state quattro sentenze e ogni volta è stato tolto un pezzettino".
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