La delusione della campagna Taglia le ali alle armi dopo la pubblicazione del Documento programmatico del ministero della Difesa: "Grave errore ". Annunciata la raccolta firme per le dimissioni del ministro della Difesa Pinotti
26 maggio 2015
ROMA - “La decisione del governo Renzi di non toccare il budget destinato ai caccia F35 si configura soprattutto come uno schiaffo al parlamento che, l'autunno scorso e anche sulla base della pressione popolare e della nostra campagna, aveva votato una mozione per il dimezzamento del budget del programma”. E’ questo il commento della campagna “Taglia le ali alle armi” in seguito alla pubblicazione del Documento programmatico pluriennale del ministero della Difesa che assegna al programma Joint Strike Fighter circa 583 milioni di euro per il 2015.
Duro anche il commento del deputato di Sel e fondatore della campagna Sbilanciamoci! Giulio Marcon che sul suo profilo twitter scrive: "Sugli F35 il governo ha preso in giro il parlamento e il paese". Sempre da twitter, Marcon annuncia la raccolta firme per chiedere le dimissioni del ministro della Difesa Pinotti.