I comitati ecologisti replicano ai lavoratori di Accam e precisano: "Segnalare aspetti di non conformità non significa contestare ai lavoratori la loro professionalità o integrità"
Come Associazioni che stanno muovendosi per una gestione alternativa dei rifiuti, più rispettosa dell’ambiente (comprensive delle priorità previste dalla normativa) ci ha sorpreso la presa di posizione dei “lavoratori” … o forse sarebbe meglio dire di un comunicato, che più che espressione dei lavoratori e dei sindacati che realmente li rappresentano ci sembra portavoce di qualche dirigente aziendale.
Per motivi che ci sfuggono, le nostre segnalazioni circa le operazioni in corso da parte della dirigenza vengono vissute come “accuse rivolte al nostro operato” come se lavoratori e dirigenza ACCAM fossero un tutt’uno e, per le recenti vicende amministrative, venga messa in discussione la “correttezza professionale” dei lavoratori.
Segnalare aspetti di non conformità non significa contestare ai lavoratori la loro professionalità o integrità, è esattamente l’opposto : permette invece di meglio difendere la salute e l’integratità dei lavoratori.
Le incertezze espresse dai lavoratori ci trovano invece sostanzialmente d’accordo : le associazioni scriventi e la quota maggioritaria dei comuni consorziati, stanno lavorando affinchè sia data una risposta positiva a quelle domande. Risposte nelle quali il ruolo dei lavoratori per realizzare gli impianti alternativi sarà prezioso.
Condividendo gli obiettivi sulla gestione alternativa dei rifiuti potremo, tutti assieme, far diventare la vicenda ACCAM una riuscita esperienza di riconversione ecologica di uno strumento intrinsecamente obsoleto quale è l’incenerimento dei rifiuti.
In questa direzione vi è anche il futuro dei lavoratori e dell’azienda, evitando l’impaludamento delle decisioni prese e il rivolgersi altrove dei comuni per smaltire i loro rifiuti.
Condividendo gli obiettivi sulla gestione alternativa dei rifiuti potremo, tutti assieme, far diventare la vicenda ACCAM una riuscita esperienza di riconversione ecologica di uno strumento intrinsecamente obsoleto quale è l’incenerimento dei rifiuti.
In questa direzione vi è anche il futuro dei lavoratori e dell’azienda, evitando l’impaludamento delle decisioni prese e il rivolgersi altrove dei comuni per smaltire i loro rifiuti.