- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 8 agosto 2015

Sostenibilità e impresa, ecco le idee per l’Italia dei giovani economisti ambientali

Nonostante permanga la stasi negli investimenti in ricerca e sviluppo, da decenni intorno allo 1,3% del Pil (contro il 3% come obiettivo previsto dalla dimenticata Agenda di Lisbona) e crollati in termini reali rispetto al pre-2009 in settori specifici quali l’università, i giovani scienziati italiani continuano a produrre ricerca di qualità, ‘credendo’ nelle nuove sfide poste dalla politica europea. Ricerca che è alla base della competitività italiana presente e soprattutto futura.
Le recenti strategie di politica ambientale dell’Unione Europea, prime fra tutte quelle finalizzate alla mitigazione del cambiamento climatico, hanno enfatizzato l’importanza dello sviluppo e della diffusione delle innovazioni ambientali per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra concordati tra gli stati membri per il 2020 e il 2030. Tale enfasi si è tradotta in ingenti investimenti pubblici di stimolo all’innovazione ambientale: si stima che i fondi destinati dal Settimo Programma Quadro a ricerca sui temi relativi al cambiamento climatico siano stati circa 9 miliardi di euro per il periodo 2007-2009, mentre il Piano di azione per l’ecoinnovazione (Environmental technologies action plan – Etap) ha destinato oltre 12 miliardi di euro a progetti di ricerca nei vari programmi di finanziamento dell’Unione europea. Nonostante quest’enfasi sul ruolo dell’innovazione ambientale quale volano per stimolare allo stesso tempo la crescita economica e il miglioramento della qualità ambientale, studi recenti hanno messo in evidenza una serie di criticità che suggeriscono il bisogno di interventi pubblici integrativi.
Uno dei principali temi di ricerca in questa direzione del Centro interuniversitario Seeds (Sustainability environmental economics and dynamics studies) riguarda la valutazione di come le strategie pubbliche volte a favorire e stimolare la transizione verso la green economy influenzino le attività economiche, in particolare le risposte delle imprese in termini di sviluppo e adozione di innovazioni ambientali.