Nel 2050, secondo il Rapporto dell''Oms, l'80% della popolazione anziana vivrà nei Paesi a medio e basso reddito. E mentre in Europa, la popolazione anziana è aumentata dal 10% al 20% in circa 150 anni, nei paesi come Brasile, Cina e India ci vorranno poco più di 20 anni per raggiungere lo stesso cambiamento. L'Italia, grazie ad alcuni dei fattori che hanno contribuito a raggiungere un'alta qualità della vita- dall'accessibilità universale delle cure, all'alto livello del sistema sanitario tra cui anche i risultati raggiunti nella salute materno-infantile - si attesta al secondo posto per popolazione più anziana al mondo: il 21,4% dei cittadini è over 65 e il 6,4% è over 80, seconda solo al Giappone, e medaglia d'oro d'Europa seguita da Germania e Portogallo. Così in un comunicato l''Istituto Nazionale per la Comunicazione. Ma nei prossimi 20 anni circa anche Cile, Cina, Iran e Russia avranno una proporzione simile di popolazione anziana come quella del Giappone, il paese con il piu'' alto tasso di popolazione anziana nel mondo. Un fattore che giochera'' un ruolo chiave nell''opportunita'' di reinventarsi delle società sarà proprio la scommessa da vincere per la salute delle persone anziane. Ciò sarà particolarmente importante per le donne, che costituiscono la maggioranza delle persone anziane e che forniscono gran parte della cura familiare per coloro che non possono piu' prendersi cura di se stessi. ‘Avendo lavorato spesso in casa, le donne piu' anziane possono avere minori pensioni e sussidi, un minor accesso alle cure sanitarie e ai servizi sociali rispetto agli uomini. Le donne anziane hanno anche un rischio maggiore di abusi e, in generale, peggiori condizioni di salute’ spiega Flavia Bustreo.
redattoresociale.it