L’autunno caldo preannunciato all’inizio di ottobre dal segretario Fiom Maurizio Landini si apre con la proclamazione di unosciopero generale degli statali come risposta alla legge di Stabilità varata giovedì dal consiglio dei ministri. A indirlo, per il 20 novembre, è stato il consiglio nazionale Usb Pubblico impiego. Il comunicato dell’unione sindacale di base dà “una valutazione completamente negativa sul complesso dei provvedimenti contenuti nella legge di Stabilità ed in particolare per quanto riguarda il vergognoso e sprezzante stanziamento di previsione per il rinnovo dei contratti di 3.200.000 lavoratori pubblici”. Il riferimento è ai 300 milioni previsti come copertura per lo “scongelamento” dei trattamenti salariali dei dipendenti pubblici, imposto dalla Corte costituzionale dopo cinque anni di blocco.
L’Usb “auspica l’allargamento dello sciopero ai lavoratori delle aziende partecipate, degli appalti della pubblica amministrazione e di tutti i settori legati alle politiche pubbliche presenti in Usb, di cui chiediamo la reinternalizzazione di funzioni e lavoratori”.