L’analisi di Giovanni Maria Bellu (Carta di Roma), dopo gli attacchi nella capitale francese. Dalla falsa notizia del terrorista rifugiato al titolo di Libero: “Come giornalisti siamo chiamati ad attenerci alla verità sostanziale dei fatti, e solo a quella. No a stereotipi ed ideologismi”
16 novembre 2015
ROMA – I titoli sulla “strage islamica”, la falsa notizia del “terrorista rifugiato”, il dibattito sull’immigrazione, i cosiddetti “nemici in casa”. Dopo gli attacchi terroristici di Parigi anche alcuni media nazionali hanno ceduto a facili semplificazioni associando la violenza degli attentatori all'intero Islam o riportando alcune bufale. Ma come si fa a evitare queste pericolose trappole? “Non bisogna cedere agli stereotipi e agli ideologismi, non cercare di confermare attraverso le notizie il proprio pensiero, ma soprattutto osservare sempre la regola base di un buon giornalista: quella di attenersi alla verità sostanziale dei fatti” spiega Giovanni Maria Bellu, giornalista e presidente dell’associazione Carta di Roma.