Solidarietà per gli attacchi terroristici e la richiesta di agire ricercando la pace. Servizio civile internazionale: necessari progetti di volontariato e cooperazione. Arci: promuovere inclusione. Acli: riaffermare la pace. Tavolo della Pace: fermare impressionante escalation
16 novembre 2015
ROMA – “La violenza ha fallito, se perpetuata peggiorerà ulteriormente una situazione già tragica”. “Democrazia e libertà sono l’unico modo per spezzare il cerchio del terrore”. E ancora: “al terrorismo, alla guerra e all'odio rispondiamo con più libertà, più uguaglianza, più fraternità”. Dopo gli attententi a Parigi le associazioni e le ong di tutto il mondo prendono la voce per chiedere che si fermino le violenze. Da Emergency al Centro Astalli, tutti fanno appello alla Comunità internazionale perché assicuri maggiore libertà e democrazia per evitare nuove stragi di civili. “Ancora una volta colpire la popolazione civile è un gesto disumano e vigliacco. Vediamo accadere in Europa quello che da anni accade in Afghanistan, in Iraq, in Siria: le nostre scelte di guerra ci stanno presentando il conto di anni di violenza e di distruzione – sottolinea l’organizzazione guidata da Gino Strada -. Diritti, democrazia e libertà sono l'unico modo di spezzare il cerchio della violenza e del terrore. L’alternativa è la barbarie che abbiamo davanti e alla quale non possiamo arrenderci.”