L'associazione dei consumatori: "Differenza inaccettabile, causata in parte da una tassazione eccessiva in parte da un allineamento troppo lento alle quotazioni del greggio". Il barile di Brent nel frattempo è infatti sceso sotto i 38 dollari. Per il ponte dell'8 dicembre "stangata di 30 milioni per chi parte in auto".-
Mentre le quotazioni del petrolio crollano al livello minimo dal 2009, l’Italia rimane ai vertici della classifica dell’Unione europea per i prezzi di benzina e gasolio. A rilevarlo è il Codacons, che ha annunciato un esposto alla Commissione Ue e all’Antitrust italiano “affinché si faccia luce sulla dinamica dei listini dei carburanti nel nostro Paese”. Dove, come è noto, sullo scontrino finale che le pompe di benzina presentano agli automobilisti pesano come macigni le accise. Con una media di1,340 euro per un litro di gasolio, l’Italia “si piazza al secondo posto della classifica Ue dove il diesel costa di più”, fa i conti l’associazione dei consumatori, “peggio di noi solo il Regno Unito” (1,543 euro al litro). Un litro di benzina, invece, “costa il 20% in più rispetto alla media Ue”: con 1,475 euro al litro, infatti, la Penisola si trova in quarta posizione dietro a Paesi Bassi (1,545 euro/litro), Regno Unito (1,502 euro/litro) e Danimarca (1,499 euro litro), dove tuttavia il reddito medio è assai più alto.
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