- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

venerdì 11 dicembre 2015

Capire i piani di guerra per combatterli

Una situazione internazionale intricata e pericolosa
di Osvaldo Pesce
Le dichiarazioni di Putin sul possibile uso di armi atomiche in Siria sono la dimostrazione che la guerra che sta insanguinando quel paese da anni con decine di migliaia di morti è qualcosa di ben più grave di quanto ci raccontano i mezzi di informazione.
La situazione internazionale non è mai stata così pericolosa, coinvolge ormai tutte le aree del mondo ed è intricata, fatta di crisi e conflitti locali che si incancreniscono, di alleanze che si formano e si disfano, di innovazione tecnologica che provoca dolorosi cambiamenti sociali, di sporchi interessi mutevoli che si giocano sulla pelle dei popoli. Bisogna riuscire a interrompere questo processo: la rabbia popolare esiste, la protesta e la lotta non sono inutili, dobbiamo alimentarle e unirle con fondate analisi e obiettivi e strumenti adeguati.
Dobbiamo ragionare al di fuori della verità preconfezionata che ci offrono, per poter pensare a un’alternativa e a una strategia. In questa fase la guerra mediatica è più importante di quella guerreggiata – e infatti ci fanno vedere il bimbetto annegato in Turchia e non i morti e le distruzioni sotto i bombardamenti delle odierne guerre coloniali. Ciò comporta che dobbiamo avere flessibilità mentale per piegarci facendo passare la burrasca senza spezzarci, avere intelligenza per educare e preparare noi stessi e gli altri a nuove situazioni, perciò la prima cosa da chiederci è qual è la causa principale di questa instabilità mondiale,di questa sofferenza dei popoli.
Ci era stato detto che il crollo del muro di Berlino avrebbe dato vita ad un mondo di pace e di sviluppo ma in realtà è avvenuto il contrario e il motivo è che l’unica superpotenza rimasta, gli USA,non accetta il fatto che altri paesi avanzino e i grandi magnati che comandano quel paese e che mantengono le leve del capitale finanziario mondiale non sono disposti a fare un passo indietro. All’interno degli USA i problemi razziali sono ancora sul tappeto, sia riguardo ai neri che ai latinos. Obama non è stato per i neri degli USA l’uomo dell’emancipazione, si è dimostrato invece l’uomo dell’establishment, che ha gestito interessi industriali come quelli dell’auto e soprattutto ha finanziato le banche. L’uccisione dei neri è triplicata da quando lui è presidente, la costituzione autorizza i cittadini a detenere armi (si calcola abbiano 275 milioni di armi da fuoco) ma questo è più difficile per i neri e gli immigrati. Il popolo viene istigato ma in parte anche gestito. Sono le istituzioni che creano la tensione (un poliziotto spara perché si sente autorizzato dalle autorità e sostenuto dal razzismo che permane in parte della società).
pennabiro.it