La
Cassazione ha stabilito che lo Statuto dei lavoratori, comprese le successive
modifiche, si applica interamente agli statali. Che dunque, se licenziati,
avranno diritto al reintegro solo in casi eccezionali. Umberto Romagnoli,
professore emerito di diritto del lavoro all'Università di Bologna: "E' sempre
stato ovvio e neanche la riforma Madia potrà intervenire"
L‘articolo 18 cade anche
per i dipendenti pubblici. Licenziabili senza
possibilità di reintegrazione. Alla
faccia delle rassicurazioni del governo, che aveva promesso che le novità del
Jobs
act si limitavano al settore privato. E ora, anche
se i decreti attuativi della riforma
Madia volessero metterci una pezza, ci sarebbe il rischio di
incostituzionalità. A
spiegare la situazione è Umberto Romagnoli,
professore emerito di diritto del lavoro all’Università di Bologna, partendo da
una recente sentenza della Corte di Cassazione: i
giudici chiariscono che lo Statuto dei lavoratori, così come riformato dalla
legge
Fornero, si applica anche al pubblico impiego contrattualizzato,
cioè ai dipendenti statali e locali esclusi professori, magistrati e
militari.
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