- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 17 febbraio 2016

Agromafie, “affari per 16 miliardi. Beni confiscati, sprechi per 25 miliardi”

Il giro d’affari delle agromafie ha superato i 16 miliardi di euronel 2015. In Italia sono 26.200 i terreni nelle mani di persone condannate in via definitiva per vari reati, compresi l’associazione mafiosa e la contraffazione. Lo afferma il quarto Rapporto Agromafie elaborato da ColdirettiEurispesOsservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Non basta: il mancato utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata comporta uno spreco di 20-25 miliardi di euro ogni anno. Complice di questa situazione, spiega il rapporto, il fatto che l’iter di sequestro, confisca e destinazione dei beni di provenienza mafiosa “si presenta lungo e confuso”.
“Le mafie sono in espansione in ogni comparto economico e, per quanto riguarda l’agroalimentare la loro filosofia è quella di sempre: ‘piatto ricco mi ci ficco’”, ha commentato Gian Carlo Caselli, presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.  “Nell’agroalimentare c’è da guadagnare – ha detto ancora Caselli – se poi si gioca con un mazzo di carte truccato si guadagna ancora di più”. Per quanto riguarda i beni confiscati destinati alle attività socialmente utili, secondo Caselli, “sono una conquista democratica del nostro Paese, ma è un meccanismo che dobbiamo far funzionare. Purtroppo ci sono degli inceppamenti di varia natura da superare”.