Sanità, diritto ancora negato a gran parte della popolazione. La denuncia nel dossier di Caritas per la Giornata del malato: malaria, tubercolosi, Hiv e il caso Ebola, "lezione da non dimenticare". Epidemie responsabili del 40% di morti nei paesi in via di sviluppo, dell’1% nei paesi ad alto reddito
11 febbraio 2016
ROMA - L'accesso alla sanità è un diritto ancora negato a gran parte della popolazione nelle “periferie del mondo”.E' la denuncia del dossier "Salute negata. Epidemie, specchio delle disuguaglianze del mondo. La lezione di Ebola", lanciato dalla Caritas Italiana in occasione della XXIV Giornata mondiale del Malato che si celebra oggi, 11 febbraio. Lo studio, il dodicisimo realizzato dall'organizzazione su temi internazionali "sottolinea la necessità di agire sulle cause delle fragilità, di un maggiore impegno politico e sociale, di costruire sistemi sanitari resilienti, di puntare sulla formazione". "La salute è un diritto umano fondamentale, strettamente legato allo sviluppo dei popoli e alla pace. Non c’è pace senza diritti, non c’è sviluppo senza salute. È una questione di giustizia. E di umanità", si legge nel testo.