Il commento di Loris De Filippi dopo l’attacco che ha coinvolto un ospedale supportato da Medici senza frontiere: “C’è una volontà deliberata di sabotare l’azione umanitaria, ma gli ospedali civili devono essere considerati come santuari”. Almeno 23 vittime in due attacchi aerei
15 febbraio 2016
ROMA – “C’è una volontà chiara di sabotare le azioni umanitarie, ma gli ospedali civili devono essere considerati come santuari e non devono essere in nessun modo colpiti.Nessuna lotta al terrorismo più giustificare queste aberrazioni”. E’ duro il commento di Loris De Filippi, responsabile di Medici senza frontiere Italia, sull’attacco di questa mattina a un ospedale di Medici senza frontiere in Siria. Secondo Msf, che ha dato la notizia del raid alla struttura di Marat Al Numan, nella provincia siriana di Idlib su Twitter, a mancare all’appello sono almeno nove persone. Ma il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e potrebbe salire nelle prossime ore. Come spiega De Filippi, infatti,la struttura bombardata è “abbastanza grande: ci sono 40 posti letto, due sale operatorie, un ambulatorio e un pronto soccorso. E’ un ospedale che serve più di quarantamila abitanti in una zona particolarmente densa e al centro del conflitto”.