- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

lunedì 4 aprile 2016

Sopralluogo Asl, si ferma il taglio degli alberi

Stop momentaneo ai lavori su via 22 marzo, che prevedono l'eliminazione dei tigli. "Intervento condiviso, andiamo avanti"

In via 22 marzo si confrontano due “schieramenti” di cittadini e alla fine il cantiere per il taglio degli alberi del viale si ferma. Non per un passo indietro dell’amministrazione (che conferma la validità del progetto), ma per l’intervento dell’ASL, chiamata a verificare il cantiere.
«L’ASL ha richiesto una integrazione alla documentazione di cantiere e ha disposto anche modifiche sulla delimitazione del cantiere» dice il sindaco Leonardo Tarantino. «Oggi c’è un incontro all’ASL con il direttore dei lavori, parteciperà anche il Responsabile Unico del Procedimento (il funzionario del Comune incaricato dell’opera, ndr)». Stop dunque – per la giornata di oggi lunedì 4 aprile – al cantiere, anche se l’intenzione è ripartire comunque, secondo il progetto votato. Ne prossimi giorni ci sarà una delimitazione più netta dell’area di cantiere.
La giornata di lunedì si è aperta con un presidio – fin dall’alba – di un gruppetto di “sentinelle”, che hanno chiamato il Comitato quando hanno visto comparire gli operai del cantiere. È poi intervenuta l’ASL, su segnalazione del consigliere comunale del M5S Stefano Provasio: gli ispettori hanno dato il via ai controlli, mentre sulla via si “confrontavano” (anche animatamente, ma senza tensioni) il Comitato da un lato e alcuni residenti di San Macario dall’altro (alcuni residenti chiedono di completare il cantiere il più in fretta possibile). Poi lo stop, operai a casa (irritati per il lavoro rinviato).