- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 31 maggio 2016

Il fronte “anti-Ttip” chiama i candidati a esprimersi

«Vogliamo che i cittadini siano informati sul Ttip e sulle sue conseguenze». Il Comitato Stop TTIP, costituitosi anche a Gallarate, spinge sull’acceleratore della campagna informativa sul Trattato Usa-Ue sul Commercio e gli Investimenti. E lo fa (anche) con un appello ai candidati sindaci e alle liste che si presentano alle elezioni comunali.
«Il Comitato si è costituito da poco più di un mese» spiega Carlo Parascandolo, una delle persone impegnate nell’opera di divulgazione e contrasto del trattato. «Scopo principale è informare i cittadini su cosa è il Ttip che è in corso di trattazione e quali sono le ricadute sui cittadini, in termini di condizioni di vita, ma anche di democrazia e partecipazione sociale». Il trattato transatlantico tra Usa e Ue è attualmente al centro di trattative che sono quasi completamente segrete, avendo l’Unione Europea delegato alla Commissione tutta la fase preparatoria in vista della firma del trattato, in via riservata. Le preoccupazioni di chi è contrario riguardano la possibilità che,attraverso il trattato e il superamento della sovranità nazionale su alcune materie, si arrivi – in particolare – ad un indebolimento delle tutele per i diritti dei lavoratori, alla diminuzione delle tutele ambientali, ad una normativa meno stringente in particolare nel settore alimentare. «Come Casa delle donne – spiega Ivana Graglia – riteniamo che le donne siamo le più penalizzate, a partire da quelle meno abbienti, a partire dall’alimentazione e dall’ambiente di lavoro, dove diminuiranno i diritti che già oggi vedono le donne discriminate.
Fiorenzo Campagnolo, del sindacato di base AdL, spiega: «Cominciamo ora a muoverci per fare luce sul trattato. La partecipazione dei cittadini era fino a pochi mesi fa scarsa, madopo il 7 maggio i mass media iniziano a interessarsi di più». Il 7 maggio è il giorno della manifestazione che ha portato a Roma 30mila persone, tappa italiana di una serie di mobilitazioni che hanno toccato anche gli Stati Uniti, Berlino (250mila in manifestazione, in Germania il tema è molto discusso), in Spagna. «A Barcellona – Parascandolo – su iniziativa del sindaco si è svolto un incontro europeo degli amministratori locali, con una dichiarazione finale siglata da più di 40 città europee, che chiede informazione e chiarezza».