L’ipotesi di accordo per la riduzione da 11 a 4 comparti si iscrive nell’attacco generalizzato a tutto il personale della Pubblica amministrazione. Dopo il fannullonismo sbandierato da Ichino, il superamento dei contratti per via legislativa voluto da Brunetta, l’addio ad ogni traccia di contrattazione sancito dai governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi (autore anche della mobilità coatta e dell’azzeramento del personale delle province e delle camere di commercio) arriva il primo tassello del nuovo Sistema contrattuale: basta leggere le dichiarazioni del Ministro Madia che parla di un sistema più semplice e innovativo per lavoratori pubblici e Paese”.
In nome della semplicità e della innovazione recentemente hanno approvato il nuovo codice degli appalti che cancella la obbligatorietà delle clausole sociali rimettendosi alla discrezione del datore di lavoro.
In assenza dell’obbligo di inserire clausole sociali ben precise nei capitolati delle gare, il datore di lavoro potrà lasciare al loro destino migliaia di lavoratori e lavoratrici, anzi alla mercè della ditta vincitrice.
In nome della semplicità e della innovazione recentemente hanno approvato il nuovo codice degli appalti che cancella la obbligatorietà delle clausole sociali rimettendosi alla discrezione del datore di lavoro.
In assenza dell’obbligo di inserire clausole sociali ben precise nei capitolati delle gare, il datore di lavoro potrà lasciare al loro destino migliaia di lavoratori e lavoratrici, anzi alla mercè della ditta vincitrice.
Poco conta che le clausole siano in qualche modo previste laddove esista una massiccia presenza di personale, migliaia sono i piccoli appalti che impiegano una forza lavoro già oggi senza reali tutele
Non basta del resto fare riferimento a contratti nazionali quando allo stesso tempo si accettano deroghe agli stessi che lasciano i lavoratori sguarniti e senza reali tutele
Ma l’ipotesi di accordo del 5 aprile, firmato da tutti i sindacati maggiormente rappresentativi ad eccezione della CISAL, è una concessione al Governo che ora potrà con il rinnovo dei contratti applicare a piene mani la Legge Brunetta: un punto su cui tanto il Governo quanto i Sindacati firmatari evidentemente concordano..... pubblicoimpiegoinmovimento
Non basta del resto fare riferimento a contratti nazionali quando allo stesso tempo si accettano deroghe agli stessi che lasciano i lavoratori sguarniti e senza reali tutele
Ma l’ipotesi di accordo del 5 aprile, firmato da tutti i sindacati maggiormente rappresentativi ad eccezione della CISAL, è una concessione al Governo che ora potrà con il rinnovo dei contratti applicare a piene mani la Legge Brunetta: un punto su cui tanto il Governo quanto i Sindacati firmatari evidentemente concordano..... pubblicoimpiegoinmovimento