- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

lunedì 20 giugno 2016

gestione del contenzioso inerente all’Accertamento Tecnico Preventivo Obbligatorio, in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità

Le numerose istanze e richieste di chiarimenti pervenute dal territorio e le risultanze delle attività
 di audit in materia di Accertamento tecnico preventivo obbligatorio rendono utile una rivisitazione 
dell’assetto operativo del contenzioso in materia di invalidità civile e ATPO, soprattutto alla luce 
della nuova giurisprudenza di Cassazione. Con le Sentenze nn.  8533, 8878 e 8932 del 2015, 
infatti, la Suprema Corte ha rivisitato in modo significativo il modello procedurale disegnato dalla 
legge n. 111 del 2011 (legge di conversione del D.L. 98/2011) per i ricorsi in materia di invalidità
 civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità (art. 445 bis c.p.c.).
Nel ricorso per accertamento tecnico preventivo infatti, alla luce del nuovo orientamento, il 
ricorrente dovrà enunciare espressamente la pretesa che intende far valere nel giudizio cui 
l’accertamento tecnico preventivo è preordinato.

Si ritiene indispensabile, dunque, armonizzare il nuovo sistema delineato dalle richiamate
 sentenze del 2015 (dalle quali aveva già tratto origine il messaggio Hermes n. 4818/2015) con 
il disposto delle Circolari nn. 132 e 168 del 2011 e con la Sentenza n. 243 del 2014 della Corte 
Costituzionale con la quale la corte medesima ha definitivamente statuito la piena legittimità 
costituzionale dell’articolo 445 bis del c.p.c.

Dall’analisi e dalla rielaborazione dell’attuale processo di lavoro, delle sue principali fasi e 
delle specifiche competenze, sono state predisposte le istruzioni operative di seguito riportate
 e rivolte ai vari soggetti coinvolti nell’accertamento tecnico, coerentemente con quanto previsto
 dalla vigente normativa.

Con riferimento alle singole competenze, preliminarmente si osserva che sarà cura dei 
Direttori Regionali effettuare i controlli ritenuti necessari per garantire uniformità di gestione 
del contenzioso sul territorio regionale, mentre i Direttori provinciali avranno cura di coordinare 
l’attività ed il flusso di comunicazioni tra i diversi soggetti coinvolti, adottando tutti i 
provvedimenti che garantiscano sia la collaborazione tra le varie funzioni sia la presenza
di un rappresentante dell’Istituto nell’ambito di tutte le fasi del procedimento.