- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

lunedì 25 luglio 2016

Alitalia, maxi-denuncia di Codacons: "Hanno approfittato degli accordi sindacali e non li hanno rispettati"

Il Codacons ha presentato una maxi-denuncia contro Alitalia, depositata alla Procura di Roma, all’Antitrust, alla Corte dei Conti e Commissione Europea, in cui si chiede di indagare sul percepimento dei fondi pubblici da parte dell’azienda e l’utilizzo delle risorse, nonché sulle politiche aziendali relativi ai lavoratori. Si addebitano ad Alitalia responsabilità per danno erariale, per violazione della normativa anticoncorrenziale e per utilizzo improprio dei fondi europei stanziati per incrementare il lavoro.

“Come noto – spiega l’associazione – in seguito alle note vicende Alitalia del 2008 e 2009 che hanno causato il licenziamento di circa 13.000 lavoratori, Alitalia C.A.I. a partire dal 2009 stipulava circa 7300 nuovi contratti di lavoro, contravvenendo agli accordi firmati con le istituzioni ed i sindacati, che prevedevano la riassunzione degli ex-dipendenti in cassa integrazione. E dal 1° gennaio 2015 Alitalia Sai ha iniziato ad assumere un rilevantissimo numero di personale con contratto a tempo determinato, senza attingere dal personale posto in mobilità così come era stato previsto dagli accordi firmati: per 600 dipendenti sono stati stipulati nuovi contratti di lavoro, si è riaperta la Scuola Piloti Alitalia e si sono sostenuti cospicui investimenti per migliorare il servizio, per rinnovare la flotta di aerei, e per sviluppare nuove rotte internazionali.

“Dalle modalità con cui si è proceduto prima ai licenziamenti e, successivamente, alle nuove assunzioni e, più in generale, dall’analisi delle politiche aziendali, si è potuto evincere come l’azienda avrebbe approfittato degli accordi sindacali, contrari alla normativa europea, per ottenere finanziamenti e sostegni pubblici economici a vario titolo – scrive il Codacons nell’esposto – Alitalia ha usufruito di numerosi finanziamenti, la cui erogazione è proseguita a seguito della ultima crisi che l’ha condotta a dichiarare lo stato di insolvenza. Si evidenziano in particolare i seguenti usi distorti di finanziamenti pubblici:
• nuove assunzioni attraverso l’escamotage degli sgravi contributivi previsti dal Jobs act;
• progetto di ricollocazione del personale mobilitato Alitalia 2014 finanziato dai fondi europei.
Alla luce di quanto sopra esposto, appare evidente il danno prodotto agli utenti/contribuenti derivante dalla cattiva gestione delle risorse pubbliche: infatti, “stando allo studio posto in essere anche da alcune associazioni sindacali, il risparmio di denaro pubblico sarebbe potuto avvenire attraverso una rimodulazione dell’orario di lavoro, evitando i numerosi licenziamenti e la necessità di ricorrere di continuo e in modo consistente ad aiuti economici pubblici”.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto a magistratura, Corte dei Conti Antitrust e Commissione Ue di “accertare e verificare se nei fatti sopra esposti possano celarsi responsabilità a carico della società Alitalia e dei suoi amministratori, nonché delle associazioni sindacali firmatarie dell’accordo e della Regione Lazio.
In particolare:..........
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