L’annuncio che Alberto Presezzi è ormai pronto a spostare la Franco Tosi in Brianza è stata per Legnano una doccia fredda.
Se quattro mesi fa quella di Presezzi poteva sembrare una provocazione, adesso è chiaro che si fa sul serio. E che la città rischia di ritrovarsi dal prossimo anno senza la fabbrica attorno alla quale è cresciuta.
Adesso, tutti si domandano increduli come sia stato possibile arrivare a questo punto.
«La risposta che gli è arrivata da Roma è imbarazzante - afferma il vice sindaco Pier Antonio Luminari -. Capisco tutta la sua irritazione».
Va bene, ma cosa si può fare ora per evitare che la Tosi lasci la città?
«Il Comune ha già fatto tutto quello che era in suo potere, tutte le richieste che erano state avanzate dagli industriali riguardo la possibilità di agevolare chi investe sulle aree dismesse sono state accolte».
Crede che basterà?
«Stimiamo che nell’arco dei prossimi cinque anni Franco Tosi potrebbe ottenere sgravi per un totale di circa 500 mila euro. Certo, i conti che fa Presezzi sono altri. Ma cifre del genere possono essere messe in campo solo dal ministero per lo Sviluppo economico, un Comune di più non può fare».