domenica 29 gennaio 2017
GALLARATE Nasce il Comitato per il Diritto alla salute
Nasce a Gallarate il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto: un comitato trasversale che vuole contestare gli elementi della riforma regionale, ma su tutto la prospettiva dell’ospedale unico Gallarate-Bustoe vuole invece difendere la sanità pubblica in forme diverse.
Tra i primi promotori ci sono le Acli di Gallarate, il sindacato di base ADLVarese, Legambiente Gallarate, MedicinaDemocratica, CentroperlasaluteG.A. Maccaro Catelanza, i pentastellati di Gallarate in movimento, la CasadeleDonne“AnnaAndriulo”di Gallarate, SinistraItaliana Gallarate e Busto Arsizio,Rifondazione Comunista Gallarate, BustoaSinistra, Rete per il diritto alla salute Milano e Lombardia,il PCI provincia di Varese, singoli attivisti di Gallarate e Busto. «Ci troviamo a fronteggiare una situazione che sempre più sta evolvendo verso la privatizzazione e riduzione dei servizi» spiega Marco Calderoli di Medicina Democratica, illustrando le motivazioni della costituzione del Comitato. «Il nostro progetto è andare a rivalutare il sistema sanitario dove è migliorabile e ridurre lo scarto esistente tra sanità e diritto alla salute». L’esperienza del Comitato viene proposta in parallelo e in continuità con altre mobilitazioni spontanee, come quelle di Angera e Cittiglio. «La Casa delle Donne sta sostenendo il presidio delle donne di Angera contro la chiusura del punto nascite e della pediatria di Angera» spiega Ivana Graglia, referente della Casa delle Donne. «Riteniamo che quella portata avanti da Regione e governo sia una azione funzionale alla individualizzazione dei servizi sanitari e alla privatizzazione della sanità». Secondo il comitato si tratta di un progetto strategico (ma anche di singole scelte operative) che non sono mai state sottoposte alla verifica da parte dei cittadini: «Qualcuno ha mai chiesto l’opinione su queste scelte ai cittadini?» Salvatore Petrenga, del sindacato di base ADL, annuncia anche una prima iniziativa per l’approfondimento critico del tema del project financing, strumento d’intervento privato accanto al pubblico.
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Gallarate 28 Gennaio 2017 Nasce il Comitato per il diritto alla Salute del Varesotto
Manifesto “
Comitato per il diritto alla Salute del Varesotto”
Il “ Comitato per il diritto alla Salute del
Varesotto” (che comprende i territori di Busto Arsizio, Gallarate e comuni
limitrofi) è nato sull’esigenza di effettuare un’ analisi dello stato dei
servizi territoriali (di prevenzione, cura e riabilitazione) per valutarne la
capacità di garantire il costituzionale diritto alla salute. L’intento è di elaborare
proposte per migliorare l’attuazione dei principi che stanno alla base del
Servizio Sanitario Nazionale considerando le peculiarità del territorio.
Non abbiamo condiviso l’ultima
normativa regionale sulla “evoluzione” del Sistema Sanitario Lombardo perchè
non ha fatto molto di più che miscelare l’esistente (da ASL e Aziende
Ospedaliere a ATS e ASST) in nome di una presunta ottimizzazione che sta impoverendo
i servizi pubblici disponibili
mantenendo la preminenza del privato nelle attività a maggior profitto.
In questo contesto una
iniziativa in corso nella nostra zona è quella che prevede la chiusura degli
Ospedali di Busto Arsizio e Gallarate e la costruzione di un Ospedale unico tra le due
città, con caratteristiche ancora da definire ma che comunque prevederà la
riduzione di posti letto, la possibile cancellazione di due Ospedali che servono
territori densamente abitati, rendendo più difficile l’accesso ai servizi e
alle cure.
A ciò si aggiunge il
fondato rischio di riduzione dei posti di lavoro, l’aumento del precariato,
l’ulteriore estensione della privatizzazione dei servizi (sanitari e non), speculazioni edilizie sui terreni della nuova
possibile costruzione e su quelli che verrebbero abbandonati.
L’edilizia sanitaria
sembra essere il principale investimento di Regione Lombardia negli ultimi anni
(per rimanere alla nostra zona il nuovo Ospedale di Legnano, gli ampiamenti dei
presidi di Abbiategrasso, Cuggiono, Garbagnate) togliendo risorse al
miglioramento e all’estensione dei servizi ospedalieri ed extraospedalieri.
Su tutto domina il
sistema dei DRG che correla ogni prestazione sanitaria a un valore economico
prestabilito, senza alcuna relazione con la qualità delle cure e il
miglioramento della salute collettiva.
La vicenda della Clinica
Santa Rita di Milano, nota come “clinica degli orrori”, rappresenta l’estremo
risultato della cosiddetta “eccellenza lombarda, di un sistema che alimenta la sanità privata.
Sistema Sanitario
Lombardo, esportato in tutta Italia, che prevede che Pubblico e Privato entrino in competizione: c una volta
eseguita la prestazione l’Ospedale o la Clinica scaricano il costo sul budget
regionale destinato alla Sanità.
Poiché il budget è una
coperta sempre più corta i cittadini saranno costretti a ricorrere alle
assicurazioni private per poter usufruire di servizi che devono essere invece
disponibili in modo universale a carico della fiscalità generale.
Contrariamente alla
vulgata pro-privatizzazione, il sistema pubblico universalistico è il sistema
più efficace per garantire una migliore salute collettiva e individuale, con
minori costi.
L’incremento della privatizzazione
dei servizi non sanitari, l’esternalizzazione dei servizi di assistenza alla
persona sul territorio con i voucher e la riduzione dei finanziamenti alla prevenzione, ai servizi
ispettivi ex Asl ora Ats, ai Sert, alla salute mentale, danno un ulteriore
colpo al sistema pubblico.
In provincia di Varese,
l’intenzione è quella di demansionare, chiudere i piccoli Ospedali (Tradate,
Somma Lombardo, Cittiglio, Angera) nonché
di ridimensionare, accorpandoli, quelli di Busto Arsizio e Gallarate, sul modello di Legnano.
Vediamo invece con
soddisfazione la nascita di Comitati spontanei ( Angera, Cittiglio, Tradate ) che
si battono per difendere la Salute Pubblica e i servizi primari disponibili negli
Ospedali per affermare la necessità del loro mantenimento e di una estensione
dei servizi nel territorio anziché una loro centralizzazione.
Questo Comitato pone
attenzione, nell’immediato, al progetto regionale di costruzione dell’Ospedale
Unico tra Gallarate e Busto Arsizio.
Un’ iniziativa che non
condividiamo e che ostacola la revisione dei servizi territoriali nei diversi
campi della salute. Intendiamo occuparci della attuazione concreta del Diritto
alla Salute, dalla Prevenzione alla Cura, alla riabilitazione, per un Servizio Sanitario Nazionale che sappia
seguire le persone, che non le abbandoni
nelle mani di soggetti privati che mercificano sulla loro pelle, garantendo
partecipazione e voce alle istanze locali, istituzionali e popolari.
Prime adesisioni:
ACLI Gallarate, ADL Varese, Legambiente Gallarate, Medicina
Democratica, Centro per la salute G.A. Maccaro Catellanza, Gallarate in
movimento, Casa delle Donne “Anna Andriulo”Gallarate, Sinistra Italiana
Gallarate e Busto Arsizio, Rifondazione Comunista Gallarate, Busto a Sinistra,
Rete per il diritto alla salute Milano e Lombardia, PCI provincia di Varese, Individualità e Singoli attivisti di Busto e
Gallarate,
venerdì 27 gennaio 2017
domenica 22 gennaio 2017
Polizia locale Busto Arsizio: VENERDÌ BENEMERENZA E ASSEMBLEA SINDACALE
BUSTO ARSIZIO – Venerdì la città festeggerà la Polizia locale, nel giorno del Santo Patrono San Sebastiano Martire.
Dopo la messa celebrata alle 18.30 da monsignor Severino Pagani nella basilica di San Giovanni, il corpo verrà presentato alla cittadinanza nel salone parrocchiale di via Pozzi. Il sindaco Emanuele Antonelliconsegnerà poi le benemerenze agli agenti.
In mattinata, invece, l’assessore alla SicurezzaMassimo Rogora e il comandante Claudio Vegetti presenteranno i dati dell’attività svolta nel 2016. Quasi nello stesso momento, è in programma un’assemblea organizzata dal sindacatoAdl. “Perché non è tutto rose e fiori – sottolinea Fausto Sartorato – I problemi ci sono e vanno affrontati”.
Buona parte della riunione verterà probabilmente sulle valutazioni alla base delle carriere orizzontali (di fatto gli aumenti contrattuali). “Alcune scelte sembrano incomprensibili e hanno creato un certo malcontento”.
A ciò, il sindacalista aggiunge problemi cronici del settore, come la carenza d’organico e la sede non idonea: “Gli uffici dei Molini Marzoli sono molto belli, ma non è la location adatta per questo lavoro”.
L’auspicio di Sartorato è che qualcosa possa cambiare: “L’assessore Rogora ha preso a cuore l’attività dei vigili. In passato ci criticava sempre, adesso ha compreso la qualità del nostro lavoro. Mi auguro che presto ci siano novità positive”.
sabato 21 gennaio 2017
mercoledì 18 gennaio 2017
Medicina Democratica a 40 anni dal suo primo Congresso (1976 Bologna) promuove un’iniziativa al fine di affermare il diritto alla salute.
LA DATA DELL’INCONTRO E
FISSATA PER I GIORNI 20 GENNAIO 2017 (POMERIGGIO - SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL
LAVORO) E 21 GENNAIO (TUTTA LA GIORNATA - SUL SISTEMA SANITARIO
NAZIONALE).
LA DISCUSSIONE DEL 21 E’ PROPOSTA
INIZIALMENTE IN ASSEMBLEA QUINDI PER GRUPPI DI LAVORO PER ARRIVARE A UNA SINTESI
E AD UNA CONCLUSIONE COMUNE. IL DOCUMENTO FINALE - DATA LA NUMEROSITA’ E
COMPLESSITA’ DEI TEMI E LA NECESSITA’ DI DEFINIRE UNA PIATTAFORMA CONDIVISA -
SEGUIRA’ NEI GIORNI SUCCESSIVI CON APPROVAZIONE VIA MAIL DA PARTE DEI
PARTECIPANTI.
PROGRAMMA A
QUARANT’ANNI DALLA FONDAZIONE DI MEDICINA DEMOCRATICA (avvenuta a Bologna nel
maggio 1976)
CONVEGNO
NAZIONALE MILANO – CAMERA CONFEDERALE DEL LAVORO -CORSO DI PORTA VITTORIA 43
(MM LINEA 1 SAN BABILA)
20 GENNAIO ORE 14,30 – 18.30 AULA
BUOZZI
21
GENNAIO ORE 9 – ASSEMBLEA PLENARIA AULA BUOZZI
ore
10,30 gruppi di
lavoro
1. 1.
Salute e organizzazione sanitaria: Per una nuova Riforma Sanitaria e
l'individuazione di un modello di finanziamento della sanità che paghi la salute
e non la malattia. (Ripartire dalla Costituzione e dalla riforma del 1978,
operare una critica alle successive involuzioni e arrivare a nuove proposte
sulla base dei principi condivisi).
2. a) Salute e Lavoro
(il superamento della pretesa contraddizione: servizi e strutture –
partecipazione e prevenzione) e b) Ambiente e Lavoro (comprensivi
della questione energetica, dei rifiuti, dell’agricoltura)
3. Salute della
Donna (il superamento della discriminazione nei luoghi di vita e di
lavoro: quali servizi e quali strutture – l’involuzione della 194 – il
riduzionismo nei consultori)
4. Salute mentale
(non si può tornare indietro dalla più grande riforma degli anni 70: quale
riaffermazione e quale evoluzione nei servizi e nelle strutture)
5. a) I Livelli Essenziali
di assistenza (quale medicina generale, quali ospedali: cura e
riabilitazione) b) Epidemiologia e Prevenzione – Scienza e
Formazione (criticare i conflitti di interesse che determinano una scienza
funzionale agli interessi del mercato)
7. Disabilità, cronicità,
non autosufficienza (ciò che viene ritenuto la causa dell’ ”enorme
aumento della spesa sanitaria” che finisce per essere ridimensionato quando non
escluso dal Servizio Sanitario Nazionale)
8. La Salute e Servizi
Sanitari in Europa (confronto con la Rete Europea per il diritto alla
Salute tramite alcuni rappresentanti di Francia, Belgio, Spagna,
Grecia)
SI RICHIEDE A COLORO CHE
INTENDONO PARTECIPARE AI GRUPPI DI ISCRIVERSI, DI PREPARARE UN BREVE DOCUMENTO
INTRODUTTIVO CHE VERRA’ ESPOSTO NEL GRUPPO SCELTO - ELEZIONE DI UN
COORDINATORE.
Ore
16,30 CONCLUSIONI: LE RETI PER LA DIFESA E L’AFFERMAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO
NAZIONALE
martedì 17 gennaio 2017
CCNL Metalmeccanici: il Referendum è da rifare
Data: 10 Gennaio 2017
Spett. li
-
Associazione Industriali
Roma
-
Federmeccanica/Assistal
Roma
-
Fim/Fiom/Uilm
Roma
PC
-
Leonardo
(ex Finmeccanica) sede Nazionale
OGGETTO: Mancato rispetto del Testo Unico sulla
Rappresentanza del 10 gennaio 2014
Nei giorni 19/20/21 dicembre 2016
si sono svolti i referendum di consultazione sull’ipotesi di accordo del CCNL
Federmeccanica-Assital dell’Industria Metalmeccanica e delle installazione di
impianti. Secondo quando previsto dall’accordo, il referendum si sarebbe dovuto
svolgere con le regole previste dal testo unico delle RSU del 10 gennaio 2014 e,
più precisamente, l’accordo dice che “Saranno costituite Commissioni elettorali
in tutti i luoghi di lavoro coinvolti da tale consultazione, così come previsto
dall’Accordo interconfederale in materia di elezione delle RSU”. Il TU sulle RSU
del 10/1/2014 prevede la convocazione della Commissione elettorale in
rappresentanza di tutte le Organizzazioni Sindacali che hanno eletto RSU
all’interno del sito produttivo secondo le regole stabilite dallo
stesso.
Con la presente siamo a denunciare
la violazione di tale regolamento nei siti produttivi della ditta
Leonardo/Finmeccanica di C. Costa di Samarate (VA) e di Venegono (VA) in quanto
Fim Fiom e Uilm hanno costituito le commissioni elettorali senza coinvolgere le
RSU di A.D.L. Varese.
Per quanto sopra esposto si ritengono non validi i
referendum svolti nei siti produttivi di Leonardo/Finmeccanica di C. Costa di
Samarate (VA) e di Venegono (VA) e si chiede una nuova consultazione
referendaria;
In caso di mancata convocazione di
un nuovo referendum, si chiede l’attivazione della procedura arbitrale secondo
quanto stabilito dal TU sulle RSU del 10 gennaio 2014 per la palese violazione
delle regole stabilite dallo stesso per quanto concerne la validità del
referendum sul rinnovo del CCNL Metalmeccanici.
In caso di mancata attivazione della procedura sopra
detta, la O. S. ADL Varese considera il rinnovo del CCNL Metalmeccanici non
valido, e si ritiene
esonerata dal rispetto delle disposizioni stabilite dalla Parte Quarta del TU
sulle RSU del 10/1/2014: “disposizioni relative alle clausole e alle procedure
di raffreddamento e alle clausole sulle conseguenze dell’inadempimento”, in
quanto è palese la violazione delle regole stabilite dal TU sulle RSU del 10
gen. 2014 da parte sia di FIM/FIOM/UILM sia di Federmeccanica-Assital,
appartenenti alle associazioni che hanno sottoscritto tale accordo, nell’intento
di escludere le RSU di ADL da un diritto di rappresentanza che è il nucleo
centrale del TU in oggetto.
Distinti saluti
per ADL
Varese,
il rappresentante
legale
Fiorenzo
Campagnolo
lunedì 16 gennaio 2017
INPS Le novità della legge di bilancio in tema previdenziale
Abolizione
Penalizzazioni
COS’E’ Sono
abolite definitivamente le penalizzazioni previste dalla c.d. ‘legge Fornero’ 1
ossia la riduzione percentuale della sola quota retributiva di pensione,
proporzionata al numero di anni mancanti al raggiungimento del requisito
anagrafico di 62 anni.
APE SOCIALE Anticipo
pensionistico
COS’E’
E’ un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall’Inps a
soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che
non siano già titolari di pensione diretta. L’indennità è corrisposta, a
domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o
dei requisiti per la pensione anticipata. Si tratta di una misura sperimentale
in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 intesa ad agevolare la
transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di
disagio ed è soggetta a limiti di spesa1 .
APE VOLONTARIA Anticipo
finanziario a garanzia pensionistica
COS’E’ E’ un prestito erogato da una banca in quote mensili per 12 mensilità
garantito dalla pensione di vecchiaia che il beneficiario otterrà alla
maturazione del diritto. E’ riconosciuto in via sperimentale dal 1° maggio 2017
al 31 dicembre 2018.
Beneficio per i lavoratori
precoci
COS’E’ E’ la possibilità, per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima
del compimento dei 19 anni, di accedere con un requisito contributivo ridotto
alla pensione anticipata1 .
Beneficio per addetti a lavori
usuranti
COS’E’ E’ la possibilità di accedere alla pensione anticipata con requisiti
agevolati prevista per i lavoratori pubblici o privati che svolgono attività
lavorative particolarmente faticose e pesanti, definite usuranti.
Cumulo di periodi
assicurativi
COS’E’ E’ la possibilità di cumulare i periodi assicurativi con contribuzione
versata in più gestioni previdenziali per conseguire il diritto ad un’unica
pensione1 . Il cumulo dei periodi assicurativi non comporta il versamento di
oneri a carico dell’interessato né il trasferimento di contributi da una
gestione all’altra. Ogni gestione che interviene nel cumulo determina, per la
parte di competenza, il trattamento pro-quota in rapporto ai propri periodi di
iscrizione, secondo le regole di calcolo previste dal proprio
ordinamento.
Quattordicesima
COS’E’ E’ una
somma aggiuntiva1 corrisposta a luglio di ciascun anno dall’INPS ai pensionati
con età di almeno 64 anni e con un reddito complessivo fino a un massimo di 2
volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (per
l’anno 2016 reddito max €. 13.049,14).
Regime sperimentale donna
(c.d. opzione donna)
COS’E’ E’ un beneficio che consente alle lavoratrici di
ottenere la pensione di anzianità con requisiti anagrafici più favorevoli
rispetto a quelli in vigore dal 1° gennaio 2008 in poi. E’ un regime
sperimentale in quanto previsto solo per chi ha maturato i requisiti nel periodo
dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2015.
domenica 15 gennaio 2017
martedì 10 gennaio 2017
Malpensa, nuova protesta al T2 dei dipendenti della Romeo Gestioni che gestisce l'appalto delle pulizie - video
Malpensa, protesta ad alta quota
Costrette a pagarsi il parcheggio, i corsi
di sicurezza, il tesserino aeroportuale, a
recuperare l’ora di pausa-pranzo, a
lavorare sotto personale, le addette delle
pulizie a Malpensa, 350 lavoratrici tra
terminal 1 e 2, non ce la fanno più.
sabato 7 gennaio 2017
giovedì 5 gennaio 2017
ASST VALLE OLONA (OSPEDALI BUSTO E GALLARATE) FIRMANO PER ESSERE RAPPRESENTATIVI
ASST VALLE OLONA (OSPEDALI BUSTO E GALLARATE)
FIRMANO PER ESSERE RAPPRESENTATIVI
MA LA RAPPRASENTATIVITA' E' IL SEGUITO CHE HAI SU UN ARGOMENTO
Alle trattative con l'Amministrazione partecipano la RSU (organo elettivo e rappresentativo dei lavoratori) e le organizzazioni firmatarie di contratto ma un accordo è valido se firma solo la RSU, mentre NON lo è se firmano solo le organizzazioni sindacali firmatarie.
Se non c'è un regolamento della RSU tutti i componenti possono partecipare alle trattative, ma nella nostra Azienda tutti gli altri delegati, tranne quelli di ADL, hanno voluto un regolamento che creasse una delegazione trattante di pochi delegati RSU.
Recentemente 3 accordi sono stati firmati dalla maggioranza della delegazione trattante senza discussione e senza una votazione con il resto della RSU e qualche segretario provinciale ha ammesso di NON essersi accorto che in uno di essi si stabilisce che gli straordinari verranno pagati al raggiungimento di 30' e non più di 15'. Firmano senza leggere? Se si fosse riunita la RSU non sarebbe successo.
Ci chiediamo ma a cosa servono tutti gli altri delegati RSU?
Ci viene il sospetto che sottoscrivano qualsiasi cosa venga proposta dall'Amministrazione per avere una finta rappresentatività e far vedere che esistano.
La vera rappresentatività si ha quando più di 400 dipendenti sottoscrivono una raccolta firme per ottenere i tempi di vestizione.
ADL è rappresentativa inoltre quando anche iscritti ad altri sindacati dicono che quel problema può essere risolto solo da ADL.
Rappresentativo è chi vuole fare una lettera per i soli iscritti, si sparge la voce e la firmano anche quelli di altri sindacati, rappresentativo sei quando argomenti che l'Amministrazione non vorrebbe, entrano a far parte di un accordo.
Rappresentativo infine NON è chi raccoglie tessere perché offre assicurazioni, corsi e.c.m., sconti sui master, ecc. ma chi le ottiene per il suo impegno sindacale.
Diffidate da chi vuole avere una finta rappresentatività a tutti i costi!
Iscrivetevi ad ADL e le cose andranno meglio.
FIRMANO PER ESSERE RAPPRESENTATIVI
MA LA RAPPRASENTATIVITA' E' IL SEGUITO CHE HAI SU UN ARGOMENTO
Alle trattative con l'Amministrazione partecipano la RSU (organo elettivo e rappresentativo dei lavoratori) e le organizzazioni firmatarie di contratto ma un accordo è valido se firma solo la RSU, mentre NON lo è se firmano solo le organizzazioni sindacali firmatarie.
Se non c'è un regolamento della RSU tutti i componenti possono partecipare alle trattative, ma nella nostra Azienda tutti gli altri delegati, tranne quelli di ADL, hanno voluto un regolamento che creasse una delegazione trattante di pochi delegati RSU.
Recentemente 3 accordi sono stati firmati dalla maggioranza della delegazione trattante senza discussione e senza una votazione con il resto della RSU e qualche segretario provinciale ha ammesso di NON essersi accorto che in uno di essi si stabilisce che gli straordinari verranno pagati al raggiungimento di 30' e non più di 15'. Firmano senza leggere? Se si fosse riunita la RSU non sarebbe successo.
Ci chiediamo ma a cosa servono tutti gli altri delegati RSU?
Ci viene il sospetto che sottoscrivano qualsiasi cosa venga proposta dall'Amministrazione per avere una finta rappresentatività e far vedere che esistano.
La vera rappresentatività si ha quando più di 400 dipendenti sottoscrivono una raccolta firme per ottenere i tempi di vestizione.
ADL è rappresentativa inoltre quando anche iscritti ad altri sindacati dicono che quel problema può essere risolto solo da ADL.
Rappresentativo è chi vuole fare una lettera per i soli iscritti, si sparge la voce e la firmano anche quelli di altri sindacati, rappresentativo sei quando argomenti che l'Amministrazione non vorrebbe, entrano a far parte di un accordo.
Rappresentativo infine NON è chi raccoglie tessere perché offre assicurazioni, corsi e.c.m., sconti sui master, ecc. ma chi le ottiene per il suo impegno sindacale.
Diffidate da chi vuole avere una finta rappresentatività a tutti i costi!
Iscrivetevi ad ADL e le cose andranno meglio.
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