RICHIESTA ARRETRATI CCNL PI E
CHIUSURA ASILO NIDO POGGI
ASTENERSI
PERDITEMPO
Chi non vuole difendere i lavoratori
faccia un altro mestiere
NELL’INTERESSE DEI DIRITTI DELLE
LAVORATRICI E DEI LAVORATORI E’ UTILE CHIARIRE ALCUNI ASPETTI INERENTI LA CLASS
ACTION.
Si ribadisce che il governo non è assolutamente
intenzionato a riconoscere gli arretrati, tanto è vero che l'accordo firmato da
CGIL, CISL e UIL il 30/11/2016, prevede la decorrenza del rinnovo del CCNL dall'
1/1/2016, peraltro a pieno regime (85€ medi) solo con decorrenza 1/1/2019.
Non si capisce perché non si dovrebbero chiedere il
risarcimento per il credito maturato relativo agli arretrati a partire dal 2010.
La sentenza della Corte Costituzionale, citata da qualcuno (che non l’avrà
letta) non ha riconosciuto i legittimi arretrati, purtroppo, ma si è
limitata ad obbligare il governo ad avviare la contrattazione da luglio
2015.
Invitiamo pertanto le OO.SS. sempre pronte a
innescare sterili polemiche, ad aiutare i loro iscritti e non, a
tentare di recuperare il “maltolto” e, non limitarsi a puntare il dito contro
chi si sta battendo per salvaguardare i diritti dei lavoratori.
NIDO POGGI: CHI FA GLI “INCIUCI” CON
L’AMMINISTRAZIONE
NON FACCIA L’UNITARIO DAVANTI AI
LAVORATORI
Nella
riunione della Commissione Trattante del 15 febbraio, a seguito di una accesa
discussione, i delegati RSU di ADL, accompagnati dal referente provinciale,
hanno ritenuto di abbandonare la seduta per i motivi sotto descritti:
Durante
la discussione con i rappresentanti dell'Amministrazione, è EMERSO che una certa
Organizzazione Sindacale ha fatto un INCOTRO con l'assessore alla cultura, con
il comitato dei genitori alla presenza di alcune educatrici dell'asilo nido
Poggi, senza coinvolgere gli altri delegati RSU. Fino qui Nulla di strano ma se
poi si chiede l'unità di tutti i sindacati senza informarli degli incontri
appena fatti, la cosa stridula un po', soprattutto se poi, tanto per cambiare,
non si conclude nulla (lo faranno apposta??).
Noi
vogliamo essere propositivi e costruttivi ma non vogliamo perdere tempo in
ridicoli teatrini e certi comportamenti non sono rispettosi nei confronti
delle/dei lavoratrici/tori che ci hanno votato in loro rappresentanza.
Chi
non ha intenzione di tutelare i lavoratori, faccia un altro
mestiere.
Busto
Arsizio 17 Febbraio 2017