Dopo lo sciopero di un’ora ad ogni inizio turno di mercoledì, anche oggi si è svolto un presidio con un confronto tra le stesse educatrici e l’assessore al Personale Alessandro Chiesa che ha ribadito le motivazioni che hanno spinto la dirigente di settore a rivedere l’erogazione delle indennità: «Entro domani dovrebbe arrivare il parere chiesto all’Aran sulla questione della turnazione – ha detto l’assessore – ma ribadisco che il contratto di lavoro in essere è stato firmato a giugno dell’anno scorso dai sindacati al termine della contrattazione con le modifiche per le quali siete oggi qui a protestare».
La risposta delle lavoratrici è stata chiara:«Non volete ascoltarci, ci trattate con sufficienza e non prendete in considerazione quello che diciamo». Lo stesso sindaco Antonelli, di fronte al presidio e ad una richiesta di incontro nel piazzale del Comune, ha dribblato il corteo di bandiere, striscioni e fischietti sostenendo che non era quella la sede del confronto.
La protesta è stata spiegata anche ai genitori dei bambini con una lettera nella quale le educatrici si scusano per gli inevitabili disagi ma allo stesso tempo chiedono solidarietà alle mamme e ai papà perchè la lotta che stanno portando avanti arrivi ad una conclusione positiva. L’alternativa – annunciano i rappresentanti sindacali di Adl e Cub – è proseguire con le azioni di protesta ad esempio non garantendo il servizio nidi a luglio.