Anche stavolta, come era già successo nel presidio del mese scorso, le educatrici e i genitori – che hanno annunciato l’intenzione di non pagare le rette se le cose non cambieranno – hanno pacificamente preso d’assalto l’assessore al Personale Alessandro Chiesa.
Il quale si è detto disponibile a riaprire le trattative con i rappresentanti delle lavoratrici.
Il quale si è detto disponibile a riaprire le trattative con i rappresentanti delle lavoratrici.
“Non c’è nulla di personale – ha ribadito l’esponente di giunta – stiamo semplicemente applicando la normativa. L’indennità è stata tolta perché a nostro parere, come confermato dall’Aran, con questi orari non è prevista. Se ci verranno formulate delle proposte che consentano di cambiare i turni e di ripristinare l’indennità, siamopronti a valutarle”.
E sulla possibilità che venga chiesto alle dipendenti di restituire quanto percepito negli scorsi anni senza averne diritto (dal punto di vista dell’amministrazione), l’assessore si limita a dire che “stiamo valutando se è un atto dovuto”.
E sulla possibilità che venga chiesto alle dipendenti di restituire quanto percepito negli scorsi anni senza averne diritto (dal punto di vista dell’amministrazione), l’assessore si limita a dire che “stiamo valutando se è un atto dovuto”.
“Bene la disponibilità, ma se sarà una trattativa unilaterale non ci interessa – osserva Fausto Sartorato di Adl