Basteranno 28
anni di contributi per le lavoratrici che hanno almeno 2 figli e
vogliono pensionarsi in anticipo, a 63 anni, con l’Ape social,
mentre saranno necessari 29 anni di contribuzione per le donne con un
figlio solo. È questa la proposta di riforma dell’anticipo
pensionistico del ministro del lavoro Poletti, attualmente allo studio, che
sarà esaminata dettagliatamente a fine agosto, alla riapertura delle trattative
tra Governo e sindacati.
L’anticipo
dell’Ape social è finalizzato a rendere questa misura più facilmente
fruibile dalle lavoratrici, dal momento che, per accedere alla prestazione,
attualmente è necessario possedere almeno 30 anni di contributi:
un requisito non semplice da raggiungere, specie per coloro che hanno dovuto
interrompere la carriera per esigenze di famiglia.
Ma
procediamo per ordine e vediamo quali sono, allo stato attuale,
i requisitinecessari per ottenere l’Ape social, chi sono i destinatari
della misura e in che cosa consiste quest’agevolazione.