Dal rifinanziamento dell'acquisto di nuovi macchinari della cosiddetta legge
''Nuova Sabatini'', al credito d'imposta del 40% per la formazione hi-tech
dei dipendenti in cyber-security e big data, robotica e internet delle cose,
fino ai fondi per favorire i piani per la mobilità sostenibile da parte dei
Comuni e delle città metropolitane. Sono alcune delle misure che il testo finale
della Legge di Bilancio inserisce nel capitolo degli ''investimenti
per l'industria 4.0''.
Ecco
le misure:
Nuovi
macchinari imprese:
viene rifinanziata la cosiddetta legge ''Nuova Sabatini'' per il rinnovo dei
macchinari delle imprese. La Legge di Bilancio integra i fondi per l'anno
2018 con 33 milioni e quelli dei tre anni successivi di 66 milioni. Nel 2023 si
torna a 33 milioni.
Formazione
hi-tech:
Le spese per la formazione 4.0 del personale godranno di uno sconto fiscale che
vale il 40% degli importi sostenuti per un importo massimo annuale di 300.000
euro per ciascun beneficiario. Sono ammissibili al credito d'imposta solo le
attività di formazione per acquisire o consolidare le conoscenze delle
tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, quali: big data e analisi
dei dati, cloud e fog computing, Cyber Security, sistemi Cyber-Fisici,
prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica
avanzata e collaborativa, inferaccia uomo macchina, manifattura
additiva, internet delle cose e delle macchine, integrazione digitale
dei processi aziendali.
Sviluppo
istituti tecnici:
Vengono stanziati nuovi fondi, per incrementare quelli già previsti, per
consentire agli istituti tecnici superiori e alle scuole per le tecnologie
applicate del sistema di istruzione nazionale di incrementare
l'offerta formativa e il possesso di competenze abilitanti a strumenti avanzati
di innovazione tecnologica. Arrivano per questo 5 milioni nel 2018, 15 nel 2019,
30 dal 2020.
Mobilità
sostenibile:
La legge di bilancio mette sul piatto 100 milioni di euro per ciascuno degli
anni dal 2019 al 2033 per finanziare progetti sperimentali e innovativi di
mobilità sostenibile previsti dai Piani Urbani della Mobilità
Sostenibile (Pums). I progetti devono favorire l'introduzione di mezzi su gomma
ad alimentazione alternativa e devono essere presentati da comuni e città
metropolitane.