Ora la
girandola di sostituzioni e cambi di casacca, ma gli amici sono sempre i
benvenuti
La
rivoluzione di Profumo sta
toccando uno dei punti dolenti della precedente gestione: la totale dismissione
della parte commerciale avvenuta negli ultimi tre anni. La nuova struttura del
Commerciale sarà l’interfaccia unitaria di Leonardo, «facilitando le azioni di
sviluppo del business con particolare focus sul mercato export, e dovrà
sviluppare le attività di customer support, al fine di catturare il pieno
potenziale di mercato, partendo dai fabbisogni attuali e futuri dei clienti»,
si tratta dell’opposto di quello che aveva deciso di fare Moretti,
nonostante le sue dichiarazioni in merito all’internazionalizzazione di
Finmeccanica considerata uno dei pillar di
sviluppo nel suo piano industriale, con tagli e decisioni che avevamo ridotto al
lumicino le attività commerciali e le sedi all’estero di Leonardo con un
pesante calo di commesse soprattutto nella divisione elicotteri. Basta
mettere in fila le decisioni dell’ex AD, a fronte di uno strombazzante racconto
sui quotidiani di un incentivo all’internazionalizzazione, in realtà la
situazione della presenza all'estero di Finmeccanica è decisamente diminuita
dall'arrivo di Moretti, e principalmente per due motivi: uno sono i tagli
indiscriminati di cui sono state vittime le funzioni commerciali e i loro
manager pur di tagliare i costi (trasferte, viaggi, partecipazione a saloni
ed eventi, attività di marketing e così via) e l'altro motivo è stato il
continuo depauperamento degli uffici all'estero dell’ormai vecchia Finmeccanica,
con riduzione degli organici e dei budget assegnati per operare e un
controllo centralizzato sempre più asfissiante che ne limitava l'operatività
sul campo. Inoltre, molti dei manager sono stati allontanati e i
sostituti, spesso, non sono all'altezza (provenendo dalle aziende e non
dalla corporate). La presenza internazionale è quindi diminuita, e i competitor
se ne sono approfittati. In pochi forse hanno notato che negli ultimi tre anni
molti top manager hanno dato le dimissioni (o sono stati invitati a farlo o sono
stati mandati via). Inoltre, i nuovi requisiti sugli appalti, le nuove regole
per i fornitori, la restrizione dei requisiti per chi costruisce o ripara parti
per le divisioni, hanno fatto si che molte storiche aziende, che negli hanno
acquisito il non semplice know-how, sono state costrette a chiudere i rapporti,
mettendo in seria difficolta le divisioni che non avendo più la possibilità di
produrre tali parti, considerate di basso contenuto tecnologico. News da
“Radio scarpa”: pare che Partano i
pre-pensionamenti!!!???
AleniaAermacchi
(ex):
nonostante le “fantasiose” richieste di lavorare sabato e la notte, che arrivano
da una poco precisa distribuzione dei carichi di lavoro, la situazione non è tra
le più rosee, stiamo grattando il fondo del barile ed è quasi esaurito il
portafoglio ordini: non si vede la luce in fondo al tunnel. Le stravaganti
decisioni di Moretti, che ci hanno fatto perdere la possibilità di nuovi
progetti e nuovi ordinativi, lasciando per strada i rapporti con la SUKHOI,
con l’AIRBUS, ecc.., ci sta costringendo a tirare la cinghia come non mai, ora
Profumo eredita una situazione che, a fronte di una generale e decorosa
situazione nazionale, vede la divisone velivoli al palo: le “nacelle” in
dirittura di arrivo, pochi altri ordini sul mercato civile e meno ancora su
quello militare, poche idee su nuove strategie, poca volontà nel voler
rilanciare l’azienda con nuovi progetti senza considerare le nostre potenziali
possibilità di progettazione e sviluppo di nuove macchine, acquisite in oltre
cento anni di attività, bisogna crederci!
AgustaWestland
(ex): nuovo
capo e nuova gestione, arriva Cutillo (anche se non proprio di primo pelo), si
riparte con la sistemazione di hangar, facciate, strade, ecc., ogni cambio di
gestione comporta un piccolo passo in avanti rispetto al “lifting” dell’azienda,
appena la polvere sarà sistemata sotto lo zerbino, si potrà portare in
visita aziendale il nuovo che “avanza”. Mentre in tutto il gruppo mancano nuovi
progetti, in AgustaWestland il problema è l’esatto contrario, troppe macchine e
troppi progetti, come dire che vale tutto e il contrario di tutto, basta
giustificare la situazione, dimenticando che per decenni l’ala rotante ha
fatto incassare una montagna di quattrini alla Holding Finmeccanica, proprio
grazie ai nuovi progetti e all’invasione di nuovi mercati. Ora la situazione è
in stallo, pochi ordini (molto propagandati) e si attinge al portafoglio ordini,
fornitori che non consegnano, aziende che non ci fanno più
pezzi/attrezzi/utensili ecc, ritardi nelle consegne per evidenti inidoneità dei
manager: nessuno si assume più la responsabilità di decidere e la patata
bollente passa a Roma che fa un errore dietro l’altro (in buona
fede).
Contratto
interno e PDR: in
attesa delle decisioni dei nuovi “capi”, AD e HR, che arriveranno per fine anno,
si sta cercando di sperimentare le nuove flessibilità di orario, ma non sono
tutte rose e fiori, la nuova gestione centralizzata richiede spesso
interventi manuali per adeguare le varie richieste alle nuove disposizioni,
eppure l’automatismo dovrebbe evitare tale problema. Sul fronte del PDR le
notizie non sono tra le migliori, per ora è tutto sospeso ma l’idea che sta
circolando è quella di trasformare una buona parte del premio in Buoni
Spesa, secondo la nuova moda lanciata dal CCNL che sta creando non pochi
problemi nel mettere in pratica i “buoni propositi”. Non ci Siamo….
Il
Rinnovo del CCNL ci ha
portato in tasca pochi spiccioli, 0.70 cent di euro al mese, e le nuove
idee messe in campo, come la formazione “gratuita” on-line, i buoni spesa
on-line, i fondi chiusi (sanità e pensione), stanno creando più problemi del
previsto: molti dipendenti non hanno accesso alla rete per poter usufruire dei
nuovi servizi, altri si troveranno iscritti ai fondi senza nemmeno saperlo, la
formazione on-line diventerà l’ennesimo pasticcio mal riuscito, insomma si
pensava di risollevare la nazione ma si ingrasseranno i soliti noti (banche
e assicurazioni) il tutto sotto gli occhi “ingenui” di chi ha condiviso tale
situazione a nome e per conto di tutti i lavoratori. SVEGLIA Ragazzi!!!