Grande
partecipazione alla manifestazione per evitare la chiusura dell'ospedale.
Doridoni (Amor): «Stiamo chiedendo alla politica di tenere vivo l'ospedale, è un
intero territorio che lo chiede»
Sono
accorsi in tanti al capezzale dell’ospedale di Angera. Il popolo
dell’Ondoli ha risposto alla chiamata dell’associazione Amor e del
comitato spontaneo permanente per il Carlo
Ondoli nonostante il freddo intenso di una domenica di febbraio. Un popolo
trasversale composto da gente comune, madri, padri, nonni, medici, infermieri,
sindaci – ce n’erano almeno cinque in prima fila (Angera, Sesto Calende,
Ranco, Mercallo, Ispra) – il consigliere regionale dei 5 Stelle Paola Macchi
e tante associazioni, tra cui il corpo musicale angerese “S. Cecilia”, la pro
loco di Ranco, la casa delle donne di Gallarate, i rappresentanti di medicina
democratica, la comunità pastorale, la rete per il diritto alla salute di Milano
e Lombardia e il comitato “no” all’ospedale unico di Gallarate. Il presidio
davanti all’ospedale si è poi trasformato in un corteo che è sfilato fino
all’approdo sul lungolago.