23 Febbraio 2018
Comunicato sindacale
Situazione
critica per gli ospedali della Provincia di Varese
Il giorno 20, nella sede delle
Acli di Gallarate, si è svolto l’incontro pubblico promosso dal Comitato per
il diritto alla salute del Varesotto, dove si è discusso del progetto
sostenuto da Regione Lombardia dell’ospedale unico di Gallarate-Busto
Arsizio, che dovrebbe sorgere in un’area già individuata nel rione di Beata
Giuliana a Busto Arsizio. Si è parlato anche della situazione degli ospedali
della provincia, partendo dall’esempio di Angera, con un ritaglio sulla
delibera regionale che vorrebbe affidare la presa in carico di circa 3 milioni
di persone in Lombardia affette da malattie croniche ai Gestori della
Cronicità. Erano presenti al confronto sull’importante tema i candidati alle
elezioni regionali invitati dal Comitato, ai quali i rappresentanti del
Comitato stesso hanno esposto le ragioni dell’incontro e i timori che
riguardano il futuro delle strutture ospedaliere. Ogni rappresentante politico
è intervenuto esponendo al numeroso pubblico presente in sala la propria
posizione sull’argomento. L’intervento più atteso è stato quello dei rappresentati
politici che, in regione Lombardia, hanno approvato il progetto dell’ospedale
unico e hanno sostenuto la delibera sulla cronicità che significa un ulteriore
passaggio verso la privatizzazione della sanità (va sottolineato che questa
sostanziale modifica dell’assistenza ai cronici, non è un decreto regionale o
una delibera discussa e approvata in Consiglio Regionale, ma è il solo frutto
di una decisione della Giunta Regionale). Questi rappresentanti dovranno
affrontare, se confermati, anche il problema della sopravvivenza degli ospedali
periferici della nostra provincia. Lasciando al Comitato per il diritto alla
salute del Varesotto il compito di analizzare il contenuto del dibattito,
Come sindacato di base ADL, riteniamo sia importante che i cittadini vengano
informati e coinvolti nelle scelte su temi che li riguardano così da vicino
come la loro salute. Quindi per noi diventa imprescindibile che chi deciderà
sulla vita degli ospedali, si debba confrontare con la popolazione che vive nei
territori e che usufruisce dei servizi.
Situazioni come quella
dell’ospedale di Angera, che ci ha visto presenti, come in passato, il giorno
18 u.s. alla manifestazione in solidarietà alle mamme e al fianco di altri
numerosi comitati di cittadini, affinché la loro voce possa essere ascoltata,
ritenendo che quell’ospedale debba vivere e debba essere potenziato come
servizio indispensabile per la gente di quel territorio, sono solo la punta
dell’iceberg di una situazione esplosiva che sta arrivando ad un livello di
intollerabilità, sia dal punto di vista degli operatori, sottoposti sempre più
a carichi di lavoro intollerabili, sia per i cittadini che devono usufruire del
servizio. In provincia altri ospedali sono, per diverse ragioni, in affanno e
hanno per questo visto la nascita di altri comitati spontanei. Riteniamo
decisamente poco corretto e poco coerente, da parte dei politici che governano
le istituzioni locali, che dichiarano di condividere le preoccupazioni dei
cittadini sulla sorte degli ospedali, e poi, in regione, i rappresentanti delle
stesse forze politiche votano a favore di provvedimenti che determinano la
lenta agonia dei presidi periferici, come sta accadendo appunto per l’ospedale
di Angera. Ci teniamo altresì a sottolineare, come sindacato di base, che saremo
sempre al fianco di chi rivendica un diritto fondamentale come la Salute, come
stiamo facendo del resto negli ultimi anni all’interno dei vari comitati, di
reti di associazioni e, nel merito dell’ospedale di Angera, sostenendo con
forza le nostre posizioni nei confronti dell’amministrazione ospedaliera
durante i vari incontri in cui sempre assicuriamo la presenza, contrariamente a
chi rivendica un ruolo attraverso i media, ma da diversi mesi non si presenta
agli incontri.
per ADL Varese
Federico Pagan e
Salvatore Petrenga