«Non
è questo il punto nascite per cui abbiamo lottato, non abbiamo mai chiesto
l’apertura di una sala parto insicura e turni massacranti per il personale».
A denunciare una situazione ormai insostenibile, a distanza di oltre un anno
dalla battaglia che le ha viste scendere più volte in piazza insieme a centinaia
di cittadini del Basso Verbano per la riapertura del reparto di ostetricia, sono
le mamme dell’associaizone Amor.
Che
cosa è accaduto nel frattempo è proprio quello che si scongiurava: mancanza di
personale, specialisti “in fuga” e turni insostenibili tanto da spingere
alcuni medici a gettare la spugna chiedendo una nuova
chiusura.
«Ci
hanno riaperto il Punto nascite, ma lo stanno gestendo su un binario morto,
volutamente – dichiara Alessandra Doridoni, portavoce dell’associazione – non
era questo che abbiamo chiesto.